Grazie all’acume di un agente di Polizia, libero dal servizio, appartenente al Settore Frontiera di Ventimiglia, due noti pregiudicati residenti nella città di confine sono stati arrestati per furto di bobine di rame
Si dice che il vero poliziotto lo è sempre, non solo in servizio, e pertanto non cala mai la guardia.
Così è stato per un Assistente dell'Uffici di Frontiera diretto dal dr. Santacroce il quale, nel buio della notte libero dal
servizio, notava alcune sagome scure aggirarsi nei pressi di un'area riservata delle Ferrovie dello Stato, in zona San Secondo. Insospettivo, senza
indugio alcuno, chiamava i colleghi del Settore non cessando di sorvegliare sulla zona e su quanto stava accadendo.
Gli Operatori di Polizia, raggiunto il collega, si portavano immediatamente sul posto indicato ovvero, in prossimità del primo binario della
ferrovia, in zona interdetta agli estranei e di proprietà delle Ferrovie dello Stato, ove all'interno di un cantiere si trovavano, tra
l'altro, alcune bobine di rame, del peso di circa kg. 150 ciascuna.
Il Rame, metallo da secoli utilizzato per attrezzi, ornamenti e strutture, oggi viene maggiormente utilizzato dalle multinazionali per il suo
commercio mondiale e viene definito "oro rosso" per il valore che si aggira oltre ai 10 euro al chilogrammo.
Nella quasi oscurità della notte, i poliziotti riuscivano a vedere due uomini che, dopo aver prelevato dal cantiere una grossa bobina di
rame, la nascondevano nella vicina via Tenda tornando indietro per prendere le altre. Colti sul fatto, i due uomini risultavano essere un 48enne,
domiciliato a Ventimiglia ed un 33enne residente a Ventimiglia, entrambi nati in Calabria, pluripregiudicati per detenzione armi, stupefacenti e
altro.
Tratti in arresto, venivano associati al Carcere di Imperia