ATTENTATO INCENDIARIO ALLA SALA SCOMMESSE EUROBET DI VIA DEL COLLEGIO: FERMATI I MANDANTI
Si conclude con il fermo di altre tre persone l'indagine, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Imperia sotto la direzione e il coordinamento della locale Procura della Repubblica, relativa all'attentato alla sala scommesse di via del Collegio n. 2 a Imperia, in cui persero la vita due giovani albanesi - JAKUPAJ Albert (di 19 anni, morto sul colpo) e suo cugino ISMAJLUKAJ Aranit (di 29 anni, deceduto alcuni giorni dopo per le lesioni riportate in occasione dell'esplosione) - esecutori materiali dell'attentato che causò il crollo di un intero piano dello stabile.
Si tratta di MUCCIOLO Michele (imperiese di 23 anni) e ALBERIGO Alessio (imperiese di 26 anni), due dei titolari del centro "Eurobet", e di TRIFILIO Ippolito (calabrese di 58 anni), frequentatore della sala scommesse e amico dei predetti.
L'attività degli inquirenti, che aveva determinato il fermo, nell'immediatezza dei fatti, di ISMAJLUKAJ Mretjev (albanese di 19 anni), il terzo esecutore materiale che aveva svolto la funzione di "palo", inizialmente non escludeva alcuna ipotesi investigativa; tuttavia, dai riscontri effettuati (in particolare, le dichiarazioni del giovane albanese fermato e delle persone informate sui fatti, nonché gli accertamenti finanziari e di polizia scientifica, l'analisi dei filmati delle telecamere e l'attività di carattere tecnico posta in essere, quali intercettazioni telefoniche e ambientali) il quadro indiziario restringeva il campo evidenziando il reale movente dell'attentato ed i suoi ideatori.
All'origine del gesto vi è l'intenzione di lucrare sul risarcimento che - nelle speranze degli odierni fermati - avrebbe dovuto essere riconosciuto da parte della compagnia assicurativa.
MUCCIOLO e ALBERIGO, infatti, contando nella possibilità di riscuotere oltre 100.000 Euro di risarcimento assicurativo, hanno contattato Ippolito TRIFILIO, fermato giovedì scorso e ora ai domiciliari, affinché assoldasse terze persone per compiere l'attentato incendiario. Lo stesso, dopo il suo fermo, ha reso ampie dichiarazioni di natura confessoria e che hanno chiamato in correità MUCCIOLO e ALBERIGO, indicati quali mandanti dell'evento incendiario, ciò che peraltro era stato già ammesso da ISMAJLUKAJ Mretjev dopo il suo fermo.
TRIFIGLIO, a sua volta, ha preso contatti con Aranit ISMAJLUKAJ, che con l'ausilio dei suoi cugini ha dato fuoco alla sala scommesse, con le tragiche e non volute conseguenze rappresentate dalla morte dei due giovani albanesi.
MUCCIOLO e ALBERIGO sono stati tradotti, in stato di fermo, presso il carcere di Imperia.