Grazie al fiuto degli Agenti della Polizia di Frontiera è stato assicurato alla giustizia un ricercato; nello specifico, come la precedente settimana, si è trattato di una donna con pregiudizi penali sulla quale pendeva un ordine di carcerazione.
A distanza di pochi giorni dall'arresto di un'altra donna di rientro dalla vicina Costa Azzurra, una 47 enne di origine toscana è stata
fermata dagli Agenti del Settore di Ventimiglia, mentre varcava il confine di Ponte San Luigi, in ingresso in Italia, appiedata e con un borsone al
seguito.
Munita di una sola fotocopia di carta di identità, la donna colpiva l'attenzione degli Agenti per quel "non so che" nello sguardo; un
qualcosa di indefinito che pure spesso appartiene a chi ha già avuto a che fare con la Giustizia, tanto da indurli a più approfonditi
controlli presso gli Uffici di piazza Libertà.
Infatti, gli accertamenti esperiti permettevano di scoprire che la donna era stata recentemente dimessa dal carcere francese di Seysess (Toulose)
dove aveva scontato una pena per reati, presumibilmente, contro il patrimonio.
La stessa in Italia risultava da ricercare da oltre due anni, per un ordine di esecuzione emesso dalla Procura della Repubblica di Pistoia dovendo
espiare un residuo pena di mesi 7 a seguito di tre condanne emesse negli anni 98/99 per reati di furto aggravato, calunnia e lesioni, commessi in
Toscana.
Al termine delle formalità di rito, la donna è stata quindi tratta in arresto e successivamente condotta al carcere femminile di
Genova-Pontedecimo.