Ventimiglia, arrestato passeur “ballerino” nascondeva 10 migranti.
Una scuola di ballo utilizzata come nascondiglio per migranti disperati. L'altra sera i poliziotti del commissariato di Ventimiglia hanno scoperto un locale utilizzato da un passeur per stipare gli stranieri in attesa di portarli oltre confine.
Il titolare della palestra-sala da ballo, un francese di 45 anni fermato dagli agenti, è stato denunciato con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Dieci in tutto gli extracomunitari che erano «nelle mani» del francese. Cinque adulti, due dei quali erano già in auto, pronti
per partire, e cinque minori, una dei quali una bimba di soli due anni. I poliziotti, che prima di tutto si sono occupati di rifocillare gli
stranieri, tutti eritrei, stanchi per il viaggio e visibilmente spaventati, hanno portato alla donna che si occupava della piccola pannolini,
alimenti per bimbi e altri prodotti per l'igiene personale, che alcuni agenti avevano a casa, per i propri figli.
I fatti si sono svolti in via Hanbury a Ventimiglia, a pochi passi dalla stazione ferroviaria.
I poliziotti impegnati in attività di prevenzione per il mercato cittadino vedono un uomo, in un punto particolarmente isolato della strada, che fa la spola tra un'auto e il portone di una palestra adibita anche a scuola di ballo. Notano qualcosa di sospetto e decidono di approfondire. Avvicinano l'uomo, lo identificano e scoprono che è un francese. Lui è particolarmente nervoso e gli agenti entrano immediatamente nella scuola di ballo. Uno dei poliziotti prende la torcia e illumina i vari angoli dell'ampio locale, tutto buio e chiuso da pesanti tendoni; scoprono così otto persone, tra cui quattro ragazzi e una bimba piccola, molto spaventati e tremanti. Li tranquillizzano tutti e, poco dopo, notano che nell'auto rimasta fuori ci sono altri due adulti, sempre eritrei, come tutti i componenti del gruppo.
Si tratta di migranti, disperati, arrivati in Italia con i barconi della speranza, scampati al naufragio e approdati sulle coste della Sicilia; hanno risalito la penisola con la speranza di andare nel Nord Europa, come tutti i migranti di questo flusso inesauribile di disperati.
Il passeur "ballerino" viene identificato e denunciato, sequestrati la palestra, l'autovettura con targa francese e quattro telefonini cellulari:
serviranno per approfondire le indagini e capire da quanto tempo dura il triste traffico di esseri umani.