L’ARMA APPARTENEVA AL PARTIGIANO GIACOMO CORRADI
Sono stati momenti di grande commozione quelli vissuti ieri in questura a Imperia nell'ufficio del capo di gabinetto e responsabile della Digos, Alessandro Asturaro. Dopo oltre 60 anni il fucile del partigiano «Pancho», al secolo Giacomo Corradi, è stato riconsegnato alla vedova Nora Allocco.
La donna lo ha ricevuto dalla mani della dottoressa Gaetana Isgrò, responsabile del settore della Polizia amministrativa che si occupa del delicatissimo settore delle armi. Alla cerimonia erano presenti anche il presidente dell'Istituto storico della Resistenza, on. Giovanni Rainisio e il cugino della Allocco, Sandro Rossi. La storia del fucile, un vecchio «91» è quanto mai avvincente.
Il partigiano Pancho nella zona di Costa D'Oneglia nel 1944 sfuggì a un rastrellamento nazifascista. Nella corsa perse il fucile che non ritrovò mai più. L'anno scorso un uomo che lavorava in campagna rinvenne l'arma ormai arrugginita. Sul calcio inciso un nome: Pancho. Fece denuncia alla polizia che svolse alcune indagini. Gli agenti della Isgrò attraverso l'Istituto storico, risalirono a Giacomo Corradi che purtroppo, non potè mai gioire della notizia: morì infatti 3 mesi prima. Aveva 92 anni. Il fucile, assieme ad altri effetti personali, verrà donato al Casone dei partigiani del Faudo, la zona dove Pancho operò come partigiano.