Rintracciato in Francia ed arrestato dagli Agenti della Polizia di Frontiera, noto pregiudicato tunisino specialista nei furti di auto e contraffazione dei documenti di circolazione.
Il fatto:
Dopo sette anni la Polizia di Frontiera di Ventimiglia gli mette le manette.
Si conclude così l'attività di ricettazione e riciclaggio posta in essere da un noto tunisino di 47 anni, da tempo residente a Modena
ma che svolgeva prevalentemente la sua "attività" illecita nella zona compresa tra Genova e la vicina Francia.
Già nel 2006 infatti, era stato controllato dal personale della Polizia di Frontiera all'atto del suo ingresso in Italia a bordo di un auto
ma ai poliziotti non era sfuggito il colore del tagliando assicurativo, leggermente più chiaro del normale, che aveva indotto gli Agenti a
più approfonditi esami sul veicolo, una Fiat Ulysse.
Dopo lunghi accertamenti era stato scoperto che la targa, falsamente apposta, apparteneva ad un'auto della medesima marca regolarmente in
circolazione, mentre al telaio corrispondeva la targa di un auto simile, risultata provento di furto in un paesino alla periferia di Parigi. Per
tale reato veniva condannato a oltre un anno e mezzo di reclusione con sospensione della pena.
Lo straniero, malgrado la condanna, reiterava le sue azioni criminose, compiendo analoghi reati nel genovese dove, non si esclude, fosse a capo di
una organizzazione dedita al furto e successivo riciclaggio di autovetture destinate al mercato del nord Africa. Anche in quella occasione veniva
condannato: quasi tre anni di reclusione, ma aveva goduto dei benefici della legge.
A seguito delle suddette condanne lo straniero si era nascosto nella vicina Francia, dove, presumibilmente, dirigeva i furti d'auto e
falsificazioni di documenti e targhe, per la loro successiva esportazione all'estero.
E' stato dunque grazie alle pazienti indagini esperite dalla Polizia di Frontiera che si è reso possibile il suo rintraccio a Nizza e
conseguente arresto per i reati compiuti sia a Ventimiglia che Genova, la cui pena ammonta a 4 anni e tre mesi di reclusione oltre 1.400 euro di
multa, così come disposto a seguito di ordine di esecuzione emesso dalla Procura della Repubblica di Genova.
Ai termine delle formalità la straniero è stato condotto alle carceri di Sanremo.