Dopo una serrata attività di indagine, gli agenti del Commissariato di Polizia di Ventimiglia, hanno proceduto all’arresto di un noto barista trentenne per il reato di detenzione ai tini di spaccio di sostanza stupefacente
Dopo settimane di appostamenti e pedinamenti, nella serata dello scorso giovedì, gli Agenti del Commissarito di Ventimiglia, utilizzando
abiti in borghese, entravano all'interno di un bar sito nella citta Alta, come comuni turisti, in attesa di una consumazione. Poco dopo, sicuri del
momento propizio, si avvicinavano al bancone per mettere il titolare, noto spacciatore trentatreenne, di fronte alle proprie
responsabilità.
L'uomo infatti, dietro al bancone del bar, era in possesso di circa 40 grammi di cocaina in pietra pronta ad essere spacciata ad una "affezionata"
clientela, diligentemente registrata su un taccuino conservato insieme ad un bilancino di precisione.
Lo stesso non poteva fare altro che arrendersi all'evidenza dei fatti, con il suo conseguente arresto ed il sequestro della cocaina, del bilancino
e della lista dei clienti, sulla quale, naturalmente, l'indagine continua anche perché, per l'attività illecita, veniva utilizzato un
telefono con tre diverse
schede sim, anch'esse sequestrate.
La Polizia è giunta all'uomo, figura ben nota nel mondo dello spaccio e già pregiudicato per analoghi reati, perché negli
ultimi tempi si era diffusa la voce che nella città Alta, presso quel bar, era stato impiantato un vero e proprio "supermarket della droga",
con un continuo via vai di clienti, provenienti soprattutto dal comprensorio intemelio.
La situazione dell'esercizio pubblico è al vaglio degli inquirenti per ulteriori provvedimenti di carattere amministrativo e penale.