Ancora una volta l'impegno degli Agenti del settore di Ventimiglia, si tramuta in un importante arresto.Conclude così la sua latitanza un sessantenne italiano ricercato da 25 anni per traffico internazionale di stupefacenti ed associazione a delinquere.
Ancora una volta il "fiuto" degli Agenti del settore di Ventimiglia, coordinati dal Vice Questore Aggiunto Pier Paolo Fanzone, si tramuta in un
importante arresto. Conclude così la sua latitanza un sessantenne italiano ricercato da ben 25 anni per traffico internazionale di
stupefacenti ed associazione a delinquere.
L'uomo pluripregiudicato per detenzione e porto abusivo di arma nonché per traffico stupefacenti, stava rientrando in Spagna, paese dove
viveva ormai da un quarto di secolo, convinto che avrebbe potuto farla franca.
Certamente nulla veniva sottovalutato al momento di passare la frontiera, non casuale quindi il passaggio in pullman via autostrada nelle prime ore
notturne; non casuale neppure la scelta di sabato 16, con la convinzione che la maggior parte delle Forze dell'Ordine fossero impiegate nell'ultima
serata della kermesse sanremese. Invece i poliziotti del Settore di Ventimiglia si trovavano puntualmente ad effettuare i controlli con la
precisione e la regolarità che li distingue ed una volta saliti sul pullman, non sfuggiva loro l'improvvisa "necessità" dell'uomo di
cercare un giornale da leggere dentro la borsa né il disappunto alla richiesta di esibire un documento.
Insospettiti da tale atteggiamento gli Agenti conducevano l'uomo negli uffici della frontiera per più approfonditi accertamenti.
Questi ultimi permettevano di evidenziare che il sessantenne era ricercato esattamente del 1988, anno in cui era evaso dagli arresti domiciliari a
Como, ottenuti dopo tre anni di carcere per traffico internazionale di sostanze stupefacenti ed associazione a delinquere aggravata, finalizzata ad
attività illecite connesse agli stupefacenti.Si apprendeva che precedentemente alla condanna italiana, lo stesso era stato arrestato anche
in Spagna poiché sorpreso con ben 6 chilogrammi di cocaina. A seguito di indagini internazionali era stato indagato anche in Italia per i
medesimi reati e condannato alla pena di anni 8 di reclusione tre dei quali scontati dal 1985 al 1988. Fuggito dunque in Spagna, dove non si
esclude continuasse i suoi traffici, si era ricostruito una vita, con la certezza di restare impunito, ma la fuga si è conclusa ad opera
della Polizia di Frontiera.
L'uomo, al termine degli accertamenti, è stato associato al Carcere di Sanremo dove dovrà scontare la pena residua di anni 3, mesi 10
e giorni 26 di reclusione, come da provvedimento della Procura della Repubblica di Napoli del giugno 1988.