La Squadra Mobile di Imperia, nei giorni scorsi, in due distinte operazioni, ha arrestato due noti 34enni imperiesi, uno per il reato di furto aggravato, l'altro per detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio
La Squadra Mobile di Imperia, nei giorni scorsi, ha arrestato un trentaquattrenne imperiese, colpito da ordine di esecuzione per la carcerazione
emesso dalla Procura della Repubblica di Imperia per i reati di furto aggravato e detenzione ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente. Il
provvedimento ha determinato un cumulo di pene detentive, per reati ripetuti, commessi dall'imputato negli anni 2010, 2011 e 2012, secondo il quale
lo stesso dovrà scontare complessivamente due anni e tre mesi di reclusione. Tra gli ultimi "colpi" dell'uomo si ricordano un furto
perpetrato all'interno dell'ospedale di Sanremo dove si trovava ricoverato ed un altro furto con scasso in un ristorante di Imperia. Nel corso di
quest'ultimo fatto delittuoso, l'uomo si era procurato una ferita ad un dito di una mano con asportazione totale dell'unghia e la Squadra Mobile
era giunta alla sua individuazione proprio dopo aver rinvenuto, nel corso del sopralluogo, incastrata nel battente di una porta, un'unghia che,
dagli esami successivamente effettuati, è risultata essere proprio quella dell'arrestato.
I poliziotti della Squadra Mobile hanno anche tratto in arresto un altro 34enne, originario di Torino, ma imperiese di adozione, il quale,
già condannato dal Tribunale di Imperia e dalla Corte d'Appello di Genova per detenzione ai fini dello spaccio di droga, è stato
riconosciuto colpevole anche dalla Corte di Cassazione a cui l'uomo era ricorso. La Suprema Corte , considerato anche che l'uomo aveva reiterato
reati in materia di stupefacenti negli ultimi cinque anni, lo ha condannato definitivamente alla pena di sei anni e sei mesi di reclusione