Accredito in Banca per portare clandestini, Polizia di Frontiera arresta un passeur
Dopo lo sconto "tre per due", farsi accreditare preventivamente l'importo per il "trasporto" sembra il nuovo metodo per nascondere il denaro frutto
di proventi illeciti.
Un marocchino di 49 anni, residente a Parma, veniva controllato dagli agenti della Polizia di Frontiera in ingresso alla barriera autostradale di
Ventimiglia mentre, alla guida di un fuoristrada Hyundai Tucson, trasportava due connazionali non in regola con la vigente normativa. Per
giustificare tale presenza dichiarava che i trasportati erano suoi familiari ai quali si era limitato a dare un semplice passaggio dal
confine.
Condotto in ufficio per i successivi accertamenti venivano rinvenute, ben nascoste nel vano porta oggetti dell'auto, due ricevute bancarie: una
attestava l'accredito a suo favore della somma di euro 999,00, effettuata attraverso l'agenzia di trasferimento di denaro Western Union e l'altra
l'immediato prelevamento da parte del conducente.
Autore del versamento, quale somma pattuita per il trasporto dei due stranieri da Barcellona a Ventimiglia, come peraltro provava una ricevuta di
parcheggio rinvenuta nell'auto, risultava uno dei due clandestini. L'uomo veniva quindi tratto in arresto per favoreggiamento dell'immigrazione
clandestina; successivamente processato per direttissima, veniva condannato alla pena detentiva di mesi 12 e il pagamento di euro 35.000 di multa.