La mattina del 5 luglio si presentava il vice direttore di una Banca di Sanremo presso quel Commissariato per denuciare il furto di circa 500 euro compiuto nella notte da ignoti.
La mattina dello scorso 5 luglio si presentava negli uffici del Commissariato di Sanremo il vice direttore di una Banca sita nel centro
città, il quale sporgeva denuncia di patito furto in quanto, nella notte del 05 u.s., un ignoto si era introdotto nell'Istituto di Credito
asportando la somma di poco meno di 500 euro in monete.
Il funzionario di banca specificava che alle ore 07.45, all'apertura della banca, notava che un armadio blindato posto dietro le casse, aveva la
chiave inserita e su un tavolo adiacente erano sparse le chiavi in dotazione della filiale, normalmente custodite all'interno dell'armadio dentro
un borsello.
Visionati i filmati delle telecamere di videosorveglianza si constatava che poco dopo la mezzanotte un individuo con il volto coperto ed una
t-shirt di colore scuro si era introdotto nella filiale, dalla quale era uscito alle successive ore 00.56 trasportando una borsa.
Da lì iniziavano le prime indagini finalizzate ad accertare come fosse stato possibile per una persona entrare in una banca di notte e senza
forzare nulla e quindi, venivano interrogate tutte le persone in possesso delle chiavi dell'istituto, quando, improvvisamente, nella mattinata di
ieri, si verificava qualcosa di sorprendente.
Verso le ore 13.00 di ieri venerdì 6 luglio, si presentava spontaneamente in questi uffici un uomo di 46 anni di Chicago, ma di origine
italiana, il quale dichiarava di essere l'autore del furto in banca.
L'uomo narrava i fatti specificando i particolari e le modalità delle sue azioni che collimavano con la dinamica dei fatti e, a conferma di
quanto dichiarato, consegnava la T-shirt recante la scritta SMITHY e il cappello di colore nero che indossava la notte dell'accaduto.
Spiegava di avere il vizio del gioco e di essere venuto in Italia a cercare fortuna, convinto che al casinò di Sanremo sarebbe stato per lui
possibile vincere grosse somme di denaro.
Per tale motivo il giorno prima dell'accaduto si era recato al casinò dove aveva giocato quasi tutta la somma di 2.000 euro in suo possesso,
perdendola.
Il giorno dopo, il 5 luglio, era tornato con quanto gli era rimasto e aveva perso anche quella somma.
A quel punto, non avendo un posto dove andare, disperato, era entrato nella parte aperta al pubblico della banca ed aveva iniziato a suonare tutti
i campanelli e a dare pugni sui vetri per attirare l'attenzione di qualcuno e farsi arrestare, sperando così di avere un giaciglio per la
notte.
Lì invece era accaduto qualcosa di incredibile perché, spingendo la porta interna, questa si apriva con facilità,
consentendogli di entrare nei locali.
A quel punto, non essendo un ladro di mestiere, aveva frugato nei cassetti, portando via quel poco che c'era, cioè circa 500 euro
complessivamente.
Il giorno dopo, il 6, era tornato al casinò ed aveva perso anche quei 500 euro e, a quel punto, si è presentato alla Polizia per
autodenunciarsi.
L'uomo, con evidenti problemi psicologici, non è stato arrestato ma denunciato per il reato di furto aggravato.
Gli accertamenti effettuati sul posto consentivano di acclarare che effettivamente, a causa di un guasto di cui il personale della banca non si era
accorto, la porta di ingresso non si chiudeva.