Nella mattinata di ieri un cinquantenne imperiese, ha denunciato di essere stato avvicinato da un distinto signore veneziano, il quale si presentava come il “paroliere” di alcuni celebri cantanti
Nella mattinata di ieri un cinquantenne imperiese, ha denunciato di essere stato avvicinato nel periodo immediatamente antecedente il Festival
della canzone di Sanremo, mentre si trovava all'interno di un bar di Imperia, da un distinto signore veneziano, il quale, dopo aver appreso che
questi svolgeva la professione di giornalista, si presentava come il "paroliere" di alcuni celebri cantanti e titolare di una non meglio precisata
casa discografica milanese nonché di un altrettanto vaga società italo-svizzera operante nel medesimo settore musicale.
Nel corso dell'incontro, il presunto impresario discografico proponeva, al denunciante, un contratto di collaborazione professionale facendosi
consegnare ai fini della formalizzazione dello stesso, mai avvenuta nonostante i continui solleciti, i dati anagrafici, professionali e fiscali dal
malcapitato giornalista.
Venuti a conoscenza di quanto sopra, gli agenti della Squadra Volante davano inizio all'attività di indagine finalizzata alla individuazione
del presunto impresario che permetteva di accertare come il vero nominativo del sedicente "paroliere" fosse in realtà associato ad un
incallito truffatore gia noto alle forze dell'ordine per aver posto in essere in diverse città italiane numerose truffe con modalità
analoghe che gli avevano fruttato nella sola città di Pordenone l'ingente somma di 500.000,00 (cinquecentomila) euro.
Gli Agenti della Squadra Volante, nonostante le esigue informazioni raccolte, riuscivano in poco tempo ad individuare e rintracciare il
millantatore all'interno di un bar cittadino.
Accompagnato, quindi, presso gli uffici della Questura, veniva denunciato per truffa e sostituzione di persona.
Considerata, poi, la pericolosità sociale del soggetto costantemente dedito alla perpetrazione di truffe ai danni di ignari cittadini ed al
fine di evitare che lo stesso potesse spostare il fulcro delle sue attività illecite in città, veniva da munito, da parte del
Questore, del foglio di via obbligatorio dal comune di Imperia.