Gli uomini del Commissariato P.S. di Ventimiglia hanno fermato per sequestro di persona, violenza sessuale, lesioni e resistenza a Pubblico Ufficiale un ventenne di origini magrebine
Gli uomini del Commissariato P.S. di Ventimiglia hanno sottoposto a fermo di P.G. per sequestro di persona, violenza sessuale, lesioni e resistenza
a Pubblico Ufficiale un ventenne di origini magrebine.
Nei giorni scorsi infatti i Poliziotti della Squadra Volante del Commissariato hanno notato su un'autovettura, una donna in palese stato di
agitazione, in compagnia di un bimbo molto piccolo.
Alla richiesta di spiegazioni la signora ha fatto capire che, la sera precedente, era stata oggetto di violenze e minacce da parte del convivente.
Invitata in Commissariato, dopo essere stata tranquillizzata, ha raccontato di essere stata, più volte, oggetto di maltrattamenti e violenze
da parte del padre del suo bambino, con il quale conviveva da tempo.
L'uomo la chiudeva in casa costringendola a subire violenza sessuale, anche in presenza del figlio, filmando altresì le sue "gesta" con il
telefonino .
Nel corso del suo racconto la donna ha riferito che negli ultimi tempi la vita era diventata insopportabile, in quanto il convivente la costringeva
a vestirsi con abiti scelti da lui, a non guardare alcuni programmi televisivi, perché ritenuti "dal contenuto peccaminoso", nonché a
tagliarsi i capelli affinché non fossero occasione di attrazione da parte dell'altro sesso. Anche il normale atteggiamento di gentilezza ed
educazione nei confronti delle persone le veniva contestato, in quanto "possibile fonte di equivoci, specialmente con gli uomini" .
Quella mattina la donna era riuscita a sottrarsi al suo aguzzino con la promessa di comprargli un Iphone e pertanto si era allontanata di casa con
il figlioletto.
Dopo aver raccolto la denuncia sono scattate le ricerche dello straniero che è stato bloccato sul lungomare di Ventimiglia dopo una
precipitosa quanto breve fuga in bicicletta.