Nell’ambito delle attività straordinarie di controllo del territorio i poliziotti di Ventimiglia hanno tratto in arresto un sessantacinquenne, incensurato che aveva realizzato una coltivazione di canapa indiana
Nell'ambito delle attività straordinarie di controllo del territorio, predisposte nel cuore della stagione estiva, gli agenti del
Commissariato di Polizia di Ventimiglia hanno tratto in arresto un sessantacinquenne incensurato che aveva realizzato una vera e propria
attività di coltivazione di canapa indiana con le cui foglie e infiorescenze essiccate produceva marijuana destinata presumibilmente allo
spaccio.
Nel piccolo campo perfettamente e permanentemente esposto alla luce e al sole, sulle alture del comune di Camporosso, i poliziotti, dopo una mirata
attività fatta anche di appostamenti e pedinamenti, hanno rinvenuto, all'alba di oggi, circa 200 piante di canapa indiana, in avanzato stato
di crescita, alte tra i 130 e i 220 cm, con le caratteristiche foglie lanceolate dai margini seghettati e infiorescenze apicali raccolte in
spighe.
Le piante erano coltivate in quattro distinte porzioni di terreno parzialmente nascoste nelle zone più periferiche.
All'interno di una baracca vicina sono state trovate inoltre, in avanzata fase di essiccazione, quattro cassette contenenti foglie e infiorescenze
già selezionate e porzioni di piante appese a fili appositamente predisposti; le ulteriori ricerche consentivano di individuare anche alcune
decine di semi di canapa indiana pronti ad essere utilizzati.
Alcune piante sono state avviate all'effettuazione di specifiche analisi chimiche per la quantificazione del principio attivo specificamente
responsabile del caratteristico effetto stupefacente.
I poliziotti nel corso della perquisizione effettuata presso l'abitazione dell'arrestato hanno rinvenuto una carabina legalmente detenuta, ora
sottoposta a sequestro amministrativo.
Al momento l'uomo è in attesa del processo per direttissima che avrà luogo domani..