Il Commissariato di Sanremo da tempo sta effettuando iniziative per il contrasto della diffusione e vendita di prodotti contraffatti
Da tempo il Commissariato di Sanremo, sotto l'egida della locale Procura della Repubblica, sta effettuando una serie di iniziative finalizzate al
contrasto della diffusione e vendita di prodotti con marchio contraffatto.
Tale attività, che configura i reati di ricettazione e di commercio di prodotti con segni falsi, non è da ritenersi di marginale
importanza in quanto effettuata da persone, che nella città dei fiori sono in genere di nazionalità senegalese, le quali, pur se con
un basso profilo delinquenziale, sono pur sempre inserite in una "filiera" illecita che produce guadagni alla criminalità a volte anche
organizzata, che è quella che produce il manufatto contraffatto.
Ciò fa si che la cittadinanza chieda con forza che venga contrastata questo genere di attività, che in mancanza di controlli
continui, sarebbe destinata ad aumentare.
Per tali motivi, utilizzando anche la conoscenza del territorio che ha la Polizia Municipale, tenuta ad effettuare accertamenti per residenze ed
anagrafe, sono stati individuati quattro indirizzi nel centro storico, utilizzati da personaggi dediti a tale tipologia di reato.
In merito il Procuratore Capo di Sanremo ha emesso quattro decreti di perquisizione, che sono stati eseguiti nella mattina da circa 20 uomini del
Commissariato e dieci della Polizia Municipale.
Al termine delle operazioni sono state rintracciate venti persone di nazionalità senegalese, solo tre dei quali clandestine, che sono state
messe a disposizione dell'Ufficio Immigrazione della Questura di Imperia per l'espulsione, cinque, invece, sono state indagate per i citrati
reati.
Sono stati sequestrati 430 capi contraffatti tra occhiali, borse, maglie ed orologi.
Ciò in aggiunta al servizio svolto nel pomeriggio di ieri dal Poliziotto di quartiere che, nella centralissima via Matteotti, ha indagato
altro senegalese, sequestrando 150 capi contraffatti.