La Squadra Monile nella tarda mattinata ha arrestato MAGNOLI Luciano, 50 anni, dell'omonima cosca Magnoli di Rosarno, destinatario di un mandato di arresto europeo, ricercato da oltre un anno e mezzo dalla Polizia Giudiziaria francese.
La Squadra Mobile nella tarda mattinata di oggi ha arrestato MAGNOLI Luciano, 50 anni, dell'omonima cosca Magnoli di Rosarno, destinatario di un
mandato di arresto europeo, ricercato da oltre un anno e mezzo dalla Polizia Giudiziaria francese, in quanto deve scontare in Francia una pena di
dieci anni per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e al contrabbando.
La Squadra Mobile di Imperia da circa un mese è stata sulle tracce del latitante, avendo avuto notizia che era fuggito dalla Francia
all'inizio di maggio proprio per sottrarsi alla pena detentiva e, seguendo gli spostamenti di alcuni locali pregiudicati di origine calabrese, ha
rintracciato l'uomo in un bar del centro di Arma di Taggia (IM).
Al momento del controllo MAGNOLI Luciano ha fornito una carta d'identità italiana intestata a suo fratello Angelo, con la fotografia
abilmente sostituita e, solo la successiva comparazione delle sue impronte digitali con quelle in possesso alla Polizia francese ha permesso
l'inequivocabile identificazione.
Al momento del controllo MAGNOLI Luciano era vestito con pantaloncini, maglietta ed occhiali da sole, come se fosse un qualunque turista fermatosi
a fare colazione in un bar, inoltre lo stesso, per cercare di eludere eventuali controlli di polizia è persino dimagrito di circa 10
kg.
Sono in corso perquisizioni presso alcune abitazioni di Arma di Taggia e Santo Stefano al Mare per accertare se qualcuno abbia agevolato la sua
latitanza.
In un'abitazione a disposizione del latitante è stata anche rinvenuta una modica quantità di hashish, mentre per le comunicazioni con
amici e parenti il latitante ha avuto a disporre di sette telefoni cellulari, tutti sottoposti a sequestro.
MAGNOLI Luciano è stato condotto presso la casa circondariale di Sanremo (IM) in attesa della decisione della Corte d'Appello di Genova in
merito alla sua estradizione, inoltre dovrà rispondere anche alla giustizia italiana per il possesso del documento contraffatto e per la
detenzione dell'hashish.