Il 20 maggio 2010 a seguito di una violenta discussione legata allo spaccio di sostanze stupefacenti in Costa Azzurra un francese di 31 anni spara a due ragazzi uccidendone uno
Il 20 maggio 2010, all'una di notte, a seguito di una violenta discussione legata allo spaccio di sostanze stupefacenti in Costa Azzurra, in un
ristorante di Antibes, un francese di 31 anni spara a due ragazzi uccidendone uno e ferendone gravemente un altro. All'uscita del locale,
circondato dalla polizia, spara anche contro gli agenti che rispondono al fuoco. Riesce però a fuggire. Nei giorni successivi raggiunge
Tunisi. Delle indagini si occupa la Polizia Giudiziaria di Nizza.
Attraverso il coordinamento dell'Interpol i colleghi francesi contattano la Squadra Mobile di Imperia che segue gli spostamenti in Italia dei
familiari dell'omicida. Ulteriori accertamenti rivelano che il francese è in possesso di documenti falsi con i quali intende far ritorno in
Europa. In particolare sembra che voglia raggiungere Salerno passando per il porto di Genova.
L'attenzione degli agenti della Squadra Mobile imperiese si concentra sulla motonave Charthage proveniente da Tunisi e, in particolare, su una
Peugeot 206 con targa francese che dopo essere sbarcata dalla nave passa frettolosamente il varco di frontiera fermandosi sotto il tunnel che
conduce all'uscita dello scalo marittimo. Gli operatori della Squadra Mobile con la Polizia francese seguono la vettura sino alla Stazione di
Genova Principe.
Il conducente, dopo aver parcheggiato la macchina, scarica le valigie con l'intento di dirigersi all'interno della stazione ferroviaria. Gli agenti
a questo punto intervengono fingendo un normale controllo di Polizia e fermando così l'uomo, che con freddezza mostra un passaporto
algerino, una carta d'identità e una patente di guida francesi, risultati abilmente falsificati, ed intestati al fratello.
Viene così condotto negli Uffici della Polmare di Genova e i risultati del fotosegnalamento confermano l'identità: è la
persona ricercata dalla Polizia francese che nel frattempo informa che la vettura sulla quale viaggiava è risultata rubata in Francia. A
seguito di perquisizione sull'auto gli agenti trovano un coltello con una lama di circa 13 cm. Pertanto si provvede al fermo di polizia giudiziaria
per riciclaggio della vettura rubata, porto abusivo d'arma e utilizzo di documenti falsi.
Nel frattempo la Polizia francese trasmette alla Questura di Imperia il mandato di arresto europeo per omicidio emesso dal Tribunale di Grasse (F)
che viene immediatamente eseguito