Ventenne di origine albanese indagato per stalking.

Al termine della relazione sentimentale durata tre anni con una ragazza brasiliana, un ventenne di origine albanese, che non accetta di perdere la compagna, incomincia una lunga serie di atti vessatori e persecutori che culminano con la minaccia di morte proferita stringendo in mano una pistola beretta cal. 7,65 presa a casa di un amico.

Solo a seguito di questo episodio, la donna ormai terrorizzata, decide di recarsi in Questura e raccontare i fatti.
In seguito ai suoi racconti gli agenti della Squadra Mobile hanno accertato che, il ventenne, in più occasioni si era recato sul luogo di lavoro della ex convivente, soprattutto verso l'orario di chiusura, insistendo per vederla e parlarle, successivamente aveva anche iniziato a telefonarle a tutte le ore minacciandola di morte se l'avesse incontrata con altri uomini. Proprio in una di queste occasioni, dopo averla fermata nei pressi del portone di casa le aveva puntato contro una pistola.

Solo il tempestivo intervento della Volante, chiamata dai vicini di casa, aveva scongiurato il peggio, mettendo in fuga il ragazzo.

A seguito della denuncia della vittima è stata effettuata una perquisizione a casa di un cinquantenne imperiese, amico del giovane albanese, durante la quale è stata trovata la pistola utilizzata per minacce ed alcuni fucili legittimamente detenuti dal cinquantenne, unitamente ad altre armi e munizionamento illegalmente detenuto.

Quindi i poliziotti hanno denunciato per stalking e porto abusivo di armi, mentre il cinquantenne è stato denunciato per detenzione illegale del munizionamento, nonché omessa custodia delle armi, che gli sono state sequestrate in via cautelativa.

Il giovane albanese è stato inoltre sottoposto, nella giornata di ieri, alla misura cautelativa, emessa dalla locale Procura della Repubblica, del divieto di avvicinarsi alla ex convivente e ai luoghi da lei frequentati.