Un arresto in flagranza di reato per rapina impropria e quattro denunce per furto aggravato in concorso
Un arresto in flagranza di reato per rapina impropria e quattro denunce per furto aggravato in concorso: è questo il bilancio
dell'intervento operato dagli agenti della Squadra Volante della Questura nelle prime ore della mattina di ieri a Diano Marina, colpita in
quest'ultimo periodo da numerosi furti ai danni di esercizi commerciali.
La banda composta da cinque giovani, quattro italiani ed un albanese, di cui uno minorenne, aveva colpito un bar del centro facendo scattare
l'allarme. Gli Agenti che si trovavano nelle vicinanze per un giro di perlustrazione sentito l'allarme e individuato l'esercizio commerciale
intercettavano un gruppetto di persone vestite con abiti scuri e travisati con dei passamontagna, che alla vista della pattuglia si dava a
precipitosa fuga.
Dopo un lungo inseguimento, nel corso del quale veniva esploso un colpo di pistola in aria a scopo intimidatorio ed uno dei poliziotti veniva
violentemente spinto e buttato a terra, gli Agenti arrestavano il ventunenne di Alba (CN) con indosso ancora il passamontagna e i guanti da lavoro
per non lasciare impronte, che di fronte all'evidenza dei fatti ammetteva di aver compiuto il furto insieme ad altri quattro suoi amici e
complici.
I ladri dopo aver forzato la porta di ingresso del bar si appropriavano dell'incasso della giornata, 2.500 Euro, mentre non riuscivano a scassinare
le macchinette dei video poker che sono state trovate spostate dalla loro sede perché evidentemente disturbati dall'allarme.
Nel corso degli accertamenti veniva sequestrata l'autovettura utilizzata dalla banda, all'interno della quale sono stati trovati diversi attrezzi
atti allo scasso: un trapano a batteria, una tronchese, due piedi di porco, una chiave passepartout, alcuni passamontagna e dei guanti da lavoro in
gomma; sequestrato anche un furgone rinvenuto poco più tardi nei pressi dell'abitazione del diciannovenne albanese utilizzato quest'ultimo
per nascondere una cassaforte a muro asportata da un altro bar di Diano Marina dove tra l'altro il giovane aveva lavorato.
Per l'identificazione dei componenti della banda è stata determinante la collaborazione del titolare del bar che dopo aver sporto la
denuncia in Questura, nel percorrere la strada per fare rientro a casa individuava uno dei probabili autori del furto ricordando di averlo visto
nel suo locale pochi giorni prima insieme ad altri giovani, verosimilmente per effettuare un sopralluogo. In effetti, il giovane, minorenne,
fermato e portato in Questura dagli agenti ammetteva le sue colpe affermando di essere uno dei cinque.
Nella stessa giornata si presentavano spontaneamente altri due componenti della banda che confessavano di aver commesso il furto insieme al giovane
arrestato. Resta da rintracciare l' albanese che al momento risulta irreperibile. Le indagini sono tuttora in corso per verificare eventuali altri
colpi messi a segno dai cinque sempre nel comprensorio dianese.