grazie alle notizie raccolte negli ambienti delle scuole medie, gli agenti del Commissariato di Ventimiglia unitamente alla Polizia Postale hanno denunciato un trentenne trovato in possesso di materiale pedopornografico
L'attività della Polizia di Stato nelle scuole primarie e secondarie, condotta da diversi anni e mirata ad avvicinare i giovani alle
istituzioni, inizia a portare risultati positivi anche sotto il profilo delle investigazioni.
Infatti, proprio grazie alle notizie raccolte negli ambienti delle scuole medie, gli agenti del Commissariato di Ventimiglia unitamente alla
Polizia Postale hanno denunciato un trentenne del posto trovato in possesso di materiale pedopornografico contenuto nel suo computer
portatile.
Il giovane, dopo aver creato un falso profilo su Facebook, aveva carpito la confidenza di alcune ragazzine e, con minacce, si era fatto mandare
delle immagini dal contenuto compromettente.
Gli accertamenti svolti anche grazie a controlli incrociati sulle "amicizie" dei profili di Facebook di alcuni ragazzini, hanno permesso di
identificare una giovanissima vittima, frequentante le scuole medie che, effettivamente, aveva inviato on line un breve filmato di lei in
atteggiamenti compromettenti.
A seguito di ciò l'uomo aveva iniziato a ricattarla, chiedendo denaro (50 euro) in cambio della promessa di non divulgare le immagini.
La ragazzina, nella denuncia poi presentata, ha raccontato di aver ceduto al ricatto e di aver consegnato una busta contenente il denaro ad un
barista del centro cittadino che, sentito come testimone, ha riferito di averla consegnata all'indagato. Quest'ultimo in seguito alla denuncia ha
confermato l'accaduto, ammettendo anche un episodio analogo con un'altra giovanissima.
Sono ancora in corso ulteriori accertamenti per stabilire l'effettivo numero di minori coinvolti in questo losco traffico.