La Squadra Mobile porta a termine una complessa attività d'indagine su un gruppo criminale dedito al traffico ed allo spaccio di stupefacenti.
L'attività d'indagine della Squadra Mobile denominata "Operazione Hopper", conclusasi nella mattinata del 13 novembre con l'esecuzione di tredici misure cautelari, inizia a svilupparsi a partire dal mese di ottobre 2013 in quanto veniva appurato che una cittadina di origine rumena del 1974 aveva posto in essere una fiorente attività di spaccio di sostanza stupefacente sia del tipo eroina sia cocaina sia marijuana sul mercato grossetano garantendo una sostanziale disponibilità alle consegne sin dalle prime ore del mattino sino a tarda notte. L'azione investigativa permetteva di appurare che la donna aveva una fitta schiera di clienti e che l'attività di spaccio aveva avuto inizio negli ultimi mesi dell'anno 2011 e che la stessa riceveva la sostanza stupefacente eroina da alcuni cittadini nordafricani gravitanti nel grossetano mente la cocaina e la marijuana le erano forniti da un cittadino macedone del 1972 grazie ai contatti che lo stesso intratteneva con i fornitori gravitanti nelle province di Arezzo e Roma. I riscontri probatori ottenuti permettevano di appurare, infatti, che il cittadino macedone era in grado sia di approvvigionarsi di consistenti quantitativi di sostanza stupefacente che poi rivendeva all'ingrosso ad altri soggetti tra cui la stessa donna rumena, un cittadino rumeno del 1984 ed un cittadino turco del 1988, oppure al dettaglio ad un consistente numero di persone non solo a Grosseto ma anche nella zona sud e nord della provincia. Lo stesso cittadino macedone ha organizzato, come intermediario, un trasporto di 30 kg di marijuana da Roma a Grosseto, per conto di un gruppo criminale albanese, che sono stati poi consegnati ad un cittadino di origine albanese del 1991 residente in questa provincia. L'attività d'indagine permetteva quindi di delineare la filiera di un gruppo criminale composto da cittadini di origine rumena, macedone, albanese e tunisina dedito in via esclusiva al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini, conclusesi in data odierna con l'esecuzione delle ordinanze di misura cautelare, avevano già consentito l'arresto in flagranza di reato di sei persone coinvolte (arresti effettuati nelle province di Grosseto, Arezzo e Reggio Calabria) portando al sequestro sia di eroina sia di cocaina sia di marijuana fornendo pieno riscontro a quanto emerso nel corso delle investigazioni. Emergeva inoltre la particolare modalità operativa dello spaccio al minuto in ambito grossetano dei soggetti indagati in quanto si recavano spesso direttamente al domicilio del cliente; emergeva inoltre il coinvolgimento di un minore degli anni 14, legato da vincoli di parentela con uno dei soggetti tratti in arresto, nell'attività di spaccio del congiunto. In particolare, nel corso dell'indagine, emergeva lo spessore criminale dei soggetti albanesi coinvolti nel traffico dimoranti nella zona di Roma in relazione non solo alla disponibilità di armi da fuoco, proprio per questo motivo uno di loro è già ristretto in carcere nella capitale, ma anche al fatto che il fornitore all'ingrosso dei soggetti coinvolti in ambito grossetano da pregresse indagine risulterebbe contiguo a contesti di criminalità organizzata e, per questo motivo, già detenuto presso il carcere di Siracusa.