Dopo lungo inseguimento sono stati tratti in arresto tre rapinatori
Alle ore 11.15 circa del 02 luglio 2013, la centrale operativa della locale Questura diramava una nota di ricerca di persone, probabilmente straniere, che a bordo di una fiat punto di colore scuro, dopo aver avvicinato una donna nel parcheggio dell'ospedale Misericordia a Grosseto, avevano prelevato la sua borsa contenente documenti, denaro ed altri effetti personali. In particolare la signora aveva segnalato che le era stata rubata una borsa da donna dalla proprio auto e che sospettava che gli autori del furto potessero viaggiare su una fiat punto in quanto gli occupanti l'avevano, poco prima, fermata chiedendole delle strane informazioni. Una pattuglia della Squadra Mobile, in servizio in questo capoluogo, dopo aver effettuato un controllo nella zona del parcheggio dell'ospedale, si dirigeva verso il centro della città in quanto la direzione di fuga veniva indicata su via Senese. Alle ore 11.25 circa, l'equipaggio notava un cittadino, probabilmente straniero, nei pressi del bancomat della Cassa di Risparmio di Firenze di piazza Volturno. La persona, poco dopo, a corsa, si dirigeva verso un altro bancomat della Cassa di Risparmio di Lucca e Livorno, ubicata sempre sulla stessa piazza e sembrava avere in mano un qualche cosa di piccole dimensioni. Ivi giunto il giovane rimaneva davanti alla postazione bancomat per poco tempo e dopo, sempre di corsa, si dirigeva in viale della Pace. Gli operatori lo controllavano a distanza e notavano il giovane salire a bordo di una fiat punto. Visto lo strano comportamento e la coincidenza con l'auto segnalata, gli agenti affiancavano il mezzo con la pattuglia e gli intimavano l'alt; il conducente, nonostante l'evidente segnalazione, ingranava la marcia e partiva velocemente. L'auto in questione veniva quindi seguita e raggiunta sempre in via della Pace. Qui le persone uscivano dal mezzo e si davano alla fuga a piedi. Uno dei due agenti si poneva all'inseguimento di uno dei tre (per la precisione del conducente) raggiungendolo e bloccandolo, dopo una breve colluttazione, in via Piave in quanto si dimenava con le braccia al fine liberarsi e di riprendere la fuga. La persona veniva successivamente identificata per un cittadino colombiano del 1990, domiciliato a Roma (pregiudicato). Durante questa fase sopraggiungeva un'appartenente alla Polizia di Stato della locale Questura il quale, libero dal servizio notava l'equipaggio della Squadra Mobile fermo con l'auto in mezzo alla strada. Avendo appreso che erano appena fuggite ad un controllo due persone extracomunitarie, dopo aver ricevuto le prime descrizioni delle stesse, si poneva alla loro ricerca. Nel frattempo confluivano nella zona altri equipaggi della Squadra Mobile e della Squadra Volante. Ne nasceva un lungo inseguimento a piedi per le vie cittadine con i fuggitivi che scavalcando recinzioni varie e nascondendosi in annessi e locali garages cercavano di far perdere le proprie tracce, spintonando anche durante la fuga l'agente che li stava inseguendo al fine di non essere bloccati. Gli stessi venivano finalmente raggiunti e fermati all'interno di un rimessaggio attrezzi sito in via Lago di Garda ove avevano cercato rifugio e venivano identificati per un cittadino colombiano del 1987 domiciliato a Roma (pregiudicato) ed un cittadino ecuadoregno del 1993 residente a Roma (privo di precedenti). Il mezzo veniva quindi sottoposto a perquisizione. All'interno dell'abitacolo veniva rinvenuta la borsa con tutti gli oggetti personali sottratti poco prima alla signora che era state derubata nel parcheggio dell'ospedale Misericordia. Il materiale sopra indicato veniva riconosciuto come provento di furto dalla stessa e restituito alla donna in sede di denuncia. Sempre all'interno del mezzo veniva recuperata anche una tessera Codice Fiscale intestata ad una donna di Roma. Questo documento, da quanto accertato, è risultato compendio di furto avvenuto a Formello (Roma) in data 27.06.2013 con modus operandi coincidente con le modalità di furto attuate su Grosseto. Durante l'attività si accertava che nella stessa mattina a Grosseto, in via Scansanese nei pressi del supermercato Simply alle ore 10.00 circa, vi era stato un furto perpetrato con le stesse modalità. La parte lesa veniva invitata presso questi uffici per ulteriori accertamenti riconoscendo sia gli autori del furto sia gli oggetti che gli erano stati asportati e che sono poi stati rinvenuti nella macchina in uso agli arrestati, rientrandone poi in possesso. In base a quanto accertato i tre venivano tratti in arresto per il reato di "rapina impropria" e denunciati anche per altri reati (emergono riscontri anche in merito a furti commessi in provincia di Roma) e successivamente associati uno al carcere di Grosseto e due al carcere di Siena. Dopo la convalida dell'arresto i due cittadini colombiani rimanevano in custodia cautelare in carcere mentre il citadino ecuadoregno veniva sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune di Roma con permanenza in casa nelle ore notturne.