I poliziotti delle Volanti intervenute per una denuncia di danneggiamento in un palazzo sono stati aggrediti da due condomini
Nella serata di ieri 14 Giugno, personale della "Squadra Volanti" interveniva presso una palazzina in zona periferica della città, su richiesta di un condomino che lamentava dei danneggiamenti alla porta di ingresso della propria abitazione.
Giunti sul posto, gli operatori constatavano che effettivamente la porta d'ingresso all'appartamento presentava delle profonde scalfiture, vi erano dei liquidi sparsi a terra e la serratura d'ingresso dell'intero stabile era stata manomessa.
Pertanto gli operatori, oltre ad invitare il condomino in Questura per la relativa querela contro ignoti, poi effettivamente formalizzata, procedevano ad acquisire eventuali testimonianze in merito all'accaduto dagli altri abitanti: due di essi, madre e figlio, italiani, rispettivamente di 66 e 35 anni, già destinatari di un esposto da parte degli altri condomini, nonché gravati da numerosi precedenti per ingiurie, minacce e lesioni, aperta la porta di casa, visti i poliziotti, la richiudevano subitaneamente.
Alle nuove e reiterate richieste, aprivano d'improvviso e subito inveivano contro gli stessi urlando frasi oltraggiose.
Invitati comunque a declinare le proprie generalità, si rifiutavano ripetutamente. Ad un tratto la donna si scagliava contro uno degli operatori e lo colpiva con degli schiaffi: nella circostanza, il poliziotto rimaneva immobile, per la sorpresa del momento, mentre la donna, nello slancio, perdeva l'equilibrio e cadeva a terra.
Date le urla di dolore subito levatesi, l'equipaggio della "Volante" richiedeva immediatamente l'intervento sul posto del "118", che procedeva al primo soccorso ed al trasporto in ambulanza della signora all'Ospedale "Misericordia", ove veniva ricoverata dopo l'accesso in pronto soccorso.
La stessa verrà deferita all'Autorità Giudiziaria per violenza, resistenza ed oltraggio a Pubblico Ufficiale, rifiuto d'indicazioni sulla propria identità personale, e lesioni nei confronti dell'operatore di Polizia, che è stato visitato e dimesso dall'ospedale in nottata.
Il figlio, persistendo nella propria condotta recalcitrante, veniva condotto in Questura e foto-segnalato; nonché, a sua volta, denunciato per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, rifiuto d'indicazioni sulla propria identità personale.
Per il danneggiamento all'origine dell'intervento, le relative attività di accertamento sono tuttora in corso.