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Arriva anche a Grosseto il Progetto Diogene

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La Questura di Grosseto aderisce al "Progetto Diogene", per le persone affette da Alzheimer

Di recente, in provincia di Grosseto, abbiamo assistito alla scomparsa del Sig. Alis Bartolomei, un uomo di 84 anni, affetto da demenza senile, la cui ricerca ad ampio raggio nel territorio interessato, nonostante l'impiego di numerosi uomini delle Forze dell'Ordine e di mezzi per diversi giorni, si è conclusa con esito negativo.

E' stata proprio questa esperienza che ha indotto il Questore Michele Laratta ad attuare anche nella provincia di Grosseto il progetto Diogene, frutto dell'impegno del locale Ufficio Relazioni con il Pubblico, sempre attento ai bisogni ed alle esigenze della nostra comunità.

Il progetto Diogene - la cui sperimentazione è stata portata a termine in data 31.12.2012 con la Questura di Roma, con esiti favorevoli. - è nato qualche anno fa dall'intesa diretta tra l'Associazione Alzheimer Uniti Roma Onlus, il Commissario Straordinario per le persone scomparse, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Ufficio Coordinamento e Pianificazione delle Forze di Polizia e SdP,- Sistemi di Protezione.

Le persone affette da Alzheimer o da demenza, proprio a causa del disorientamento spaziale e del calo funzionale della memoria dovuti alla loro malattia, corrono il rischio di perdersi o, in una fase più acuta della patologia, sentono il desiderio di "fuggire", rischiando di trovarsi in situazioni tragiche, talvolta delinquenziali. Questo comportamento mette sotto stress i loro familiari.

Il Progetto Diogene si propone di aiutare i familiari a rintracciare in tempi brevissimi la persona affetta da Alzheimer, offrendo un Servizio di vigilanza informatica basata sulla tecnologia più avanzata, nonchè un supporto alle famiglie coinvolte nell'assistenza di un loro caro affetto da Alzheimer. Come? presidiando attraverso dispositivi ad hoc, la quotidianità delle persone affette da Alzheimer e fornendo, allo stesso tempo, una maggiore tranquillità a coloro che devono garantirne il controllo quotidiano.

La peculiarità del progetto è nella sinergia tra l'attività quotidiana dell'Associazione Alzheimer Uniti, l'esperienza di SdP - Sistemi di Protezione e la Questura di Grosseto: in particolare, la persona affetta da Alzheimer viene fornita di un dispositivo, il "Filo di Arianna", capace di trasmettere alla centrale operativa SdP l'esatta posizione del soggetto; a loro volta gli operatori di SdP forniscono tutte le informazioni necessarie per la ricerca e per il soccorso ai familiari alla Centrale Operativa della Questura di Grosseto. Il dispositivo il "Filo di Arianna", è composto da un modulo GPS per la localizzazione attraverso satelliti e da una SIM per trasmettere i dati di localizzazione alla Centrale Operativa.


06/06/2013

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