A seguito della direttissima, viene condannato ad otto mesi.
Ieri pomeriggio, a seguito di segnalazione di alcuni cittadini giunta al 113, una volante della Questura si recava nei presi del centro storico per controllare un gruppo di cinque persone che stava infastidendo i passanti.
All'atto del controllo uno dei ragazzi iniziava ad inveire nei confronti del personale della Polizia di Stato, costringendo così i poliziotti ad accompagnarlo in Questura. A tale decisione ne scaturiva una violenta da parte del giovane, in seguito identificato per il cittadino rumeno L.C.P., classe 1983, il quale iniziava ad oltraggiare il personale operante dando luogo contemporaneamente ad atti di autolesionismo. Veniva fatta giungere sul posto una seconda volante, in quanto gli amici non riuscivano a far ragionare il connazionale, ed il personale a fatica riusciva a far salire il ragazzo a bordo dell'auto per l'accompagnamento negli uffici di Polizia.
Durante il tragitto il soggetto continuava a colpire con testate l'abitacolo dell'auto di servizio, ed una volta giunto in Questura, all'atto di scendere, si scagliava contro i poliziotti con pugni e calci, facendo così nascere una violenta colluttazione, al termine della quale l'uomo veniva arrestato per resistenza, lesioni ed oltraggio a P.U.. Due dipendenti ricorrevano infatti alle cure mediche presso il locale ospedale, ove venivano refertati con alcuni giorni di prognosi per le escoriazioni riportate sul viso, sulle spalle e sulle braccia.
L'arrestato, su disposizione dell'A.G. rimaneva ristretto presso le camere di sicurezza della Questura sino a stamane, allorquando si teneva l'udienza per direttissima, al termine della quale veniva condannato ad otto mesi di reclusione da scontare agli arresti domiciliari.