Nel consuntivo settimanale della Questura anche due stranieri espulsi con accompagnamento alla frontiera.
Nella giornata di ieri personale dell'Ufficio Volanti ha denunciato un cittadino italiano, di 74 anni, per ricettazione.
La Volante veniva infatti chiamata dal direttore di una filiale della Monte dei Paschi di Siena di Grosseto poiché un uomo si era presentato allo sportello tentando di incassare un assegno, dell'importo di 12500,00 euro. Tale assegno risultava, alla banca dati della filiale, facente parte di un carnet di assegni rubato, assieme ad altri 430 carnet, nel 2010 in una filiale del Monte dei Paschi in Calabria.
Gli uomini della Volante procedevano a perquisire l'abitazione dell'uomo, a Grosseto, ove venivano trovati altri carnet di assegni e numerosi assegni firmati in bianco, che sono stati sottoposti a sequestro e sui quali sono in corso accertamenti.
L'uomo veniva quindi denunciato per ricettazione.
Nella stessa giornata sono state inoltre eseguite, a cura dell'Ufficio Immigrazione, due espulsioni, di un cittadino albanese di anni 23, rintracciato dalla Volante nell'ambito dei servizi di controllo del territorio e risultato colpito da provvedimento di espulsione a titolo di pena alternativa alla reclusione, nonché di un cittadino tunisino, di anni 25, irregolare sul territorio nazionale.
I due stranieri sono stati quindi espulsi mediante accompagnamento alla frontiera aerea di Fiumicino, ove venivano imbarcati sui vettori aerei diretti in patria.
L'Ufficio Prevenzione Generale, a conclusione di attività di indagine, denunciava in stato di libertà C. V., classe 1990, di etnia rom, per furto aggravato in abitazione avvenuto in data 19/08/2012 a Grosseto, in zona Alberino.
La stessa era stata arrestata nella quasi flagranza di reato da personale dello stesso Ufficio lo scorso 21 agosto, per un altro furto in abitazione perpetrato nella stessa zona, in concorso con una tredicenne, anch'essa di etnia rom, in quanto rintracciate nei pressi della casa svaligiata nell'intento di disfarsi di oggetti di scarso valore derivanti dal furto. A seguito dell'arresto la ragazza veniva condannata a 2 anni di carcere e ristretta nella Casa Circondariale di Pisa ove tuttora si trova; nella circostanza si recuperava l'intera refurtiva.
Da tale arresto scaturiva l'indagine che consentiva di identificare la stessa quale autrice del furto del 19 agosto, in quanto la rom veniva indicata, a mezzo di riconoscimento fotografico, dai testimoni che l'avevano vista uscire, assieme alla stessa minore, dallo stabile nel quale era avvenuto il furto.
L'Ufficio Prevenzione Generale denunciava anche un'altra donna, sempre di etnia rom, N.S., classe 1979, per furto aggravato perpetrato in un negozio cittadino.
In particolare, il 30 luglio scorso, si presentava in Questura un cittadino cinese che sporgeva denuncia di furto, avvenuto nel suo negozio sito nel capoluogo, perpetrato da una donna che nella circostanza era entrata in compagnia di altre tre donne, che usciva riuscendo a rubare 9 confezioni di shampoo nascondendoli sotto la gonna con incredibile velocità e destrezza, circostanza accertata dalla visione delle immagini del circuito di videosorveglianza presente nel negozio. L'esecuzione del furto, in particolare l'occultamento delle confezioni di shampoo, avveniva in maniera talmente veloci, che per determinare il numero esatto dei flaconi asportati era necessario ricorrere più volte al fermo immagine.
Dall'esame del video, un dipendente della Questura riconosceva l'autrice del furto quale persona nota all'Ufficio, più volte controllata e denunciata per altri reati contro il patrimonio e danneggiamento.
Pochi giorni dopo lo stesso dipendente riconosceva la donna in questione nel centro di Grosseto mentre era intenta a bivaccare con altri connazionali, per cui, richiesto l'intervento della Volante, la stessa veniva denunciata per furto aggravato a seguito del riconoscimento descritto.