Dopo l’ennesimo tentativo di riprendere la relazione, si rende protagonista di atti violenti verso la moglie e la fidanzata del figlio.
Ieri sera, verso le ore 19.00, perveniva su linea "113" una richiesta di aiuto da parte di una donna, che riferiva essersi rifugiata sotto il colonnato dell'entrata della Chiesa Sacro Cuore, al fine di sfuggire alle persecuzioni del marito. Alla Volante, giunta sul posto, la richiedente riferiva che durante tutto il pomeriggio era stata perseguitata sia di persona che telefonicamente dall'ex marito.
Considerato lo stato di agitazione della vittima, si decideva di accompagnarla in Questura al fine di raccogliere una dettagliata denuncia, ed evitare così un ulteriore incontro con l'ex coniuge, che sicuramente avrebbe dato luogo ad altre ritorsioni verbali e fisiche.
In ufficio la donna raccontava la burrascosa vita matrimoniale passata insieme all'uomo, da cui erano nati anche due figli, che hanno oggi 23 e 18 anni.
L'uomo si era infatti dimostrato sin da subito essere un violento, e molto spesso percuoteva la moglie per futili motivi, dettati anche dal suo stato di alterazione per l'abuso di alcool.
Addirittura nel passato ci sono stati tre ricoveri dell'uomo in reparti psichiatrici dovuti a trattamenti sanitari obbligatori.
Successivamente, dopo vari trasferimenti, la famiglia arrivava in maremma, ove la donna sperava sempre che la convivenza potesse migliorare.
Purtroppo anche in questa provincia l'uomo si rendeva protagonista di vari episodi violenti, costringendo la moglie a rivolgersi all'Autorità Giudiziaria, e successivamente al Centro Donne Maltrattate, giungendo così anche alla separazione.
Successivamente l'uomo si allontanava da Grosseto, ritornando a vivere in Campania, anche se i contatti con la ex rimanevano costanti per permettere gli incontri con i figli minori.
Recentemente, dopo alcuni anni caratterizzati da momenti di forte tensione intervallati da periodi di relativa tranquillità, l'uomo si era ripresentato nel tentativo di riallacciare la relazione sentimentale.
Poiché riceveva fermi dinieghi da parte della ex, che veniva anche appoggiata dai figli in tale scelta, nel pomeriggio di ieri l'uomo, dopo vari appostamenti e persecuzioni telefoniche, si presentava sul posto di lavoro della donna, costringendola a trattenersi per parlare. Successivamente seguiva la donna entrando a forza nell'abitazione, ove aggrediva anche la fidanzata del figlio. A questo punto la donna riusciva ad allontanarsi ed a chiamare la Polizia. Le due donne venivano visitate al locale pronto soccorso, e dimesse con referto riportante la diagnosi di stato ansioso, giudicate guaribile entrambe in giorni tre s.c..
L'uomo, nel frattempo rintracciato, veniva tratto in arresto per i reati di stalking e violazione di domicilio.
M.P., classe 1968, di fatto senza fissa dimora, pregiudicato, nullafacente, veniva trattenuto nelle celle di sicurezza della Questura.
Stamane l'uomo veniva condotto in Tribunale, per la convalida dell'arresto, al termine della quale veniva emessa una custodia cautelare in carcere, ove verrà trattenuto sino al processo fissato per il 5 luglio prossimo.