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Arrestato per violenza a P.U. dopo aver provocato rumori molesti

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I Poliziotti intervengono in un palazzo cittadino per i rumori provocati da un condomino.

Nella tarda serata di domenica scorso, una Volante veniva inviata in un palazzo cittadino per segnalazione di persona che disturbava il riposo altrui con rumori molesti.

Sul posto si apprendeva dal richiedente che da diverse ore, da un appartamento del palazzo, provenivano forti rumori che impedivano il sonno altrui. Nello specifico i rumori erano tipici di chi " batte violentemente contro il muro, con l'ausilio di un qualche oggetto". A tal proposito il cittadino dichiarava che tutto il condominio aveva provveduto a diffidare l'inquilino dal compiere tali gesti, presentando formale esposto in Questura pochi mesi or sono. Successivamente a ciò l'uomo aveva tenuto un comportamento corretto, per poi riprendere nel suo atteggiamento molesto.

Appreso quanto sopra, i Poliziotti suonavano il campanello dell'appartamento da dove provenivano i rumori, ed il proprietario, alquanto scocciato, apriva la porta iniziando immediatamente ad offendere gli Agenti.

I tentativi di calmarlo e di farlo ragionare non sortivano alcun effetto, tanto che la persona si rifiutava altresì di fornire le proprie generalità.

Invitato più volte, lo stesso non desisteva dal comportamento oltraggioso, e pertanto veniva invitato a seguire gli operatori di Polizia in Questura.

Giunti in strada, nel momento in cui l'uomo doveva salire sulla macchina di servizio, iniziava nuovamente ad inveire e si allontanava tentando di rientrare in casa. Il personale della Questura si parava davanti per fermarlo, ma l'uomo iniziava a scalciare ed a dare pugni nel tentativo di guadagnare la fuga.

I Poliziotti si vedevano quindi costretti ad ammanettarlo per trarlo in arresto.

Durante le fasi violente, il Capo Pattuglia riportava una contusione della parete toracica, ed escoriazione al braccio destro, giudicati guaribili in gg. 6 s. c., mentre il collega una contusione al ginocchio destro ed escoriazioni al braccio sinistro, giudicati guaribili in gg. 8 s. c..

Il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Grosseto, nella persona della Dottoressa D'Amelia Laura, appreso dell'avvenuto arresto, disponeva in ossequio della nuova normativa la traduzione dell'uomo, di 53 anni, presso la propria abitazione, in regime di arresti domiciliari.

Questa mattina l'arresto è stato convalidato dal Tribunale di Grosseto, che ha scarcerato l'uomo disponendo il giudizio per il 30 aprile 2013.


19/06/2012

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