La Squadra Mobile irrompe nell’abitazione di un pusher ove si poteva assumere in tranquillità l’eroina appena acquistata.
Il giorno 17 febbraio scorso, personale della Squadra Mobile - Sezione Narcotici, arrestava il cittadino tunisino A. C.i, classe 1980, nullafacente, clandestino, pregiudicato, in quanto sorpreso in flagrante cessione di sostanza stupefacente.
Nel corso di servizi info-investigativi era emerso che presso un'abitazione di questa via Genova n. 8, si era stabilito da qualche mese un cittadino tunisino, meglio conosciuto su piazza con il soprannome di SABRI, presso il quale si recavano quotidianamente numerosi tossicodipendenti per acquistare le dosi. Questi avevano anche l'opportunità di assumere, in tutta tranquillità, lo stupefacente direttamente all'interno del suo appartamento.
I servizi di appostamento espletati già nei giorni precedenti avevano consentito di confermare quanto appreso, stante il continuo andirivieni di tossicodipendenti presso l'abitazione in questione.
Nella mattinata del 17 febbraio veniva pertanto predisposto un ulteriore servizio di appostamento nei pressi dell'abitazione di SABRI, notando così giungere un noto tossicodipendente grossetano, che faceva ingresso nell'abitazione.
Il personale operante si appostava pertanto davanti la porta d'ingresso in attesa che il giovane uscisse dall'abitazione del tunisino. L'attesa si protraeva per circa 50 minuti, dando così conferma della possibilità di poter assumere la droga direttamente nell'appartamento del tunisino.
Quando l'italiano usciva dall'appartamento, il personale della Polizia di Stato faceva irruzione all'interno, ove oltre al tunisino, si rilevava la presenza anche di una tossicodipendente italiana.
La perquisizione domiciliare consentiva di sequestrare 26 siringhe già usate; 16 nuove pronte all'uso; 2 cucchiai sporchi di residui di eroina perché utilizzati per la preparazione dello stupefacente; 2 lacci emostatici; 3 flaconi da ml. 125 di sciroppo a base di metadone (di cui 2 integri ed 1 aperto), con la targhetta di assegnazione della A.S.L. rimossa, e quindi illecitamente detenuti; denaro contante per 220 euro, di cui lo straniero non riusciva a giustificare la provenienza non svolgendo alcuna attività lavorativa; la tessera sanitaria di un altro tossicodipendente; un foglio manoscritto sul quale risultano appuntati i telefoni cellulari di numerosissimi tossicodipendenti grossetani; buste di cellophane appositamente ritagliate per ricavarne involucri per il confezionamento delle singole dosi; del bicarbonato con caratteristiche di purezza della farmacopea ufficiale per il taglio dello stupefacente; 3 telefoni cellulari sui quali risultano memorizzati messaggi palesemente riconducibili alle attività di spaccio.
Alla luce delle dichiarazioni rese dai due tossicodipendenti, che confermavano di aver assunto poco prima dell'eroina ceduta dello straniero, si procedeva al suo arresto, con successivo trasferimento alla casa Circondariale di via Saffi. Ieri, dopo la convalida dell'arresto, il GIP presso il Tribunale di Grosseto disponeva che il tunisino rimanesse in carcere in custodia cautelare.