Un bimbo di undici anni si inventa il proprio sequestro per non far conoscere ai genitori i brutti voti.
Ieri pomeriggio un imprenditore si presentava in Questura per esternare la propria preoccupazione per il sequestro di persona consumatosi la stessa mattina, e che aveva visto come vittima il figlio undicenne di un proprio dipendente. L'imprenditore temeva infatti che il vero obiettivo fosse il proprio figlio, e che i rapitori avessero sbagliato bersaglio, e per tale motivo avrebbero liberato il ragazzino in aperta campagna. Tali notizie venivano naturalmente riferite per come apprese dal papà del "sequestrato".
Poiché non si aveva notizia di alcun sequestro di persona, il personale della Squadra Mobile convocava immediatamente i genitori della vittima in Questura, apprendendo così che il figlio si era inventato tutto pur di non andare a scuola, ove, causa il profitto insufficiente, si sarebbe invece dovuto presentare accompagnato dai genitori.
Questi ultimi, che dapprima avevano creduto al racconto del bambino, non avevano poi pensato ad avvisare quanti a conoscenza del presunto "sequestro", al fine di tranquillizzarli.