La Polizia di Stato sempre più vicina alla gente ed ai giovani anche con la nuova iniziativa rivolta alle famiglie con problematiche
Le lezioni di legalità presso le scuole superiori hanno favorito il cambiamento dell'atteggiamento nei confronti degli operatori delle Forze dell'Ordine, come verificabile dai report che arrivano dalle Volanti. Dalla lettura dei dati, spiega il Questore, è possibile notare come siano sempre meno i giovanissimi coinvolti nei controlli di Polizia. Se prima ci si rifiutava anche solo di fornire le generalità, la situazione in questi ultimi mesi è cambiata e questo ci fa ben sperare. Resta ancora, secondo il Questore, quel 20% di ragazzi con i quali adesso la Questura vuole parlare. Una chiacchierata simile a quella che avviene nelle scuole. «Con la massima serenità - rassicura il dr. Laratta - faccio un appello alle famiglie. Possiamo discutere insieme, anche singolarmente, dei problemi dei ragazzi difficili. Metto a disposizione la segreteria per eventuali adesioni». Un'idea innovativa. Che potrebbe avere i frutti sperati, visto che i dati danno ragione alla nuova strategia.
Per favorire il calo dei cosiddetti reati "giovanili", il Questore sottolinea la volontà di voler avvicinare le famiglie dei ragazzi difficili ed i giovani stessi per parlare con loro - "siamo a disposizione per riceverli, ad uno ad uno".
Francesco Marinari de "La Nazione" scrive "la proposta è singolare, visto che arriva da un Questore, forse unica in Italia per una Questura: promuovere colloqui con le famiglie di ragazzi difficili".
Colloqui attraverso i quali fornire un aiuto ai genitori la cui autorevolezza nei confronti
dei figli risulti compromessa. Anche dopo l'ottima riuscita delle lezioni di legalità che sono state promosse nelle scuole, cercando di
lanciare il messaggio della Questura: non commettete reati, non cadete nella rete dell'illegalità, perché potreste mettere in gioco
il vostro futuro.