Le indagini della Polizia consentono di identificare un altro autore
Dopo il furto della macchinetta cambiasoldi dal bar "I Briganti" di Marina di Grosseto, le Volanti della Questura, setacciando le strade di collegamento della frazione al capoluogo, intercettavano un furgone bianco che era stato visto sul luogo del furto da una testimone. Appena fermato, il conducente E. T., 34 anni, di Grosseto, ammetteva subito le proprie responsabilità in merito al furto, mentre il complice, spintonando il poliziotto, riusciva a dileguarsi.
E.T., dopo l'arresto, compariva innanzi al Tribunale che convalidava il provvedimento chiesto dal Pubblico Ministero, sottoponendolo ai
domiciliari.
Secondo i primi accertamenti, il colpo era stato commesso da quattro persone, che subito dopo la "spaccata" si erano divise.
Le indagini, proseguite incessantemente, permettevano di identificare sia colui che era riuscito a divincolarsi dal controllo che un terzo complice. Quest'ultimo veniva arrestato in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere. Si tratta del cittadino rumeno D.D.U., di 23 anni.
L'altro, invece, anch'esso straniero, che quella notte era evaso dagli arresti domiciliari per commettere il furto, ma non è più
rientrato nella propria abitazione, e si presume che abbia fatto rientro in patria. È pertanto ricercato con un mandato di cattura
internazionale
Gli agenti della Questura, quindi, sono ancora al lavoro per rintracciare il terzo ed identificare il quarto uomo.