La Squadra Mobile di Grosseto blocca tre stranieri dopo l’ennesimo furto
È successo martedì notte, al termine dell'ennesimo furto ai danni di un bar di Monterotondo Marittimo (GR), dal cui interno i tre ladri, entrati dopo aver scassinato la porta posteriore, prelevavano tre slot machine e la macchinetta c.d. cambia soldi, e le portavano in una scarpata poco lontano, scassinandole con calma. I danni provocati sono ingenti, come del resto il bottino di quasi 5000 euro. Terminata la razzia, i tre cittadini moldavi, tutti sotto i 30 anni, si allontanavano a bordo di una vettura. Sulla strada del ritorno a Grosseto, però, incappavano in un blocco operato dal personale della Squadra Mobile, che dal pomeriggio precedente li teneva sotto osservazione.
Il personale della Polizia di Stato aveva infatti capito che il viaggio in provincia era finalizzato alla commissione di un furto, ma per l'intenso traffico l'auto dei malviventi veniva persa di vista nella zona di Massa Marittima.
I posti di osservazione predisposti lungo le principali direttrici stradali, associati ad una capillare ricerca in tutti i paesi della zona, consentiva ai poliziotti di rintracciare i tre mentre avevano ormai finito di scassinare le slot machine e si apprestavano a ripartire.
L'inseguimento durava però solo qualche chilometro, in quanto le altre vetture civetta, nel frattempo allertate, predisponevano un blocco stradale simulando un incidente.
La macchina dei cittadini moldavi era così costretta a fermarsi, e gli occupanti, non avendo neanche il tempo di capire cosa fosse successo, si sono ritrovati fuori dall'abitacolo ammanettati a terra, sorpresi dagli uomini della Squadra Mobile che si erano nascosti tra i cespugli ai bordi della strada.
L'indagine che ha consentito di identificare gli autori di almeno cinquanta furti commessi in Grosseto e provincia negli anni 2009 e 2010, è iniziata nel decorso mese di novembre, allorquando la titolare di un bar cittadino si rendeva conto che i sensori del sistema di allarme erano stati manomessi con della plastica trasparente. Le immagini del sistema di videoripresa interna consentivano di dare un volto agli ignoti, che veniva successivamente identificati grazie al nuovo piano di controllo del territorio disposto dal Questore di Grosseto dr. Laratta, che ha intensificato i servizi di prevenzione. Le numerose pattuglie che giornalmente perlustrano il territorio, infatti, fermavano qualche giorno dopo i tre stranieri che erano stati ripresi all'interno del bar. Il successivo scambio informativo tra gli uffici della Questura, consentiva di avviare un'attività investigativa conclusasi con successo.