La Polizia di Stato denuncia una cittadina rumena perchè impiegava il figlio nell'accattonaggio.
Personale dell'Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Grosseto, durante un servizio di pattugliamento appiedato all'interno del mercato settimanale, sorprendeva una cittadina rumena intenta a chiedere l'elemosina unitamente ad un ragazzino. Osservandone i comportamenti si poteva chiaramente notare che i due si avvicinavano ai passanti chiedendo delle offerte, ed in particolare il ragazzino, in seguito accertato essere minore degli anni 14, si rivolgeva alle persone porgendo un bicchiere di plastica contenete delle offerte.
Sottoposti a controllo, si appuravano essere madre e figlio, arrivati nel capoluogo maremmano da circa quattro mesi, ove sono soliti dormire in ripari di fortuna per problemi economici. Per le stesse motivazioni, il ragazzino non poteva frequentare la scuola dell'obbligo, ma la accompagnava giornalmente per chiedere l'elemosina.
In base a quanto accertato, la donna veniva denunciata a piede libero per il delitto di impiego di minori nell'accattonaggio ed inosservanza dell'obbligo dell'istruzione elementare.
Al termine delle formalità veniva emesso a carico dell'interessata un provvedimento di allontanamento dal territorio, con obbligo di rientrare in Romania entro 30 giorni.
Quanto accertato è stato comunicato anche al Tribunale dei Minorenni di Firenze.