La Squadra Mobile della Questura dopo lunghe e serrate indagini sventa una lobby che gestiva e concedeva permessi edilizi.-
Dopo due anni di complesse ed articolate indagini, effettuate anche con l'ausilio di mezzi tecnici, la Squadra Mobile di Grosseto ha eseguito, nelle prime ore del 26 febbraio scorso, nr. 20 ordinanze di custodia cautelare e nr. 42 perquisizioni domiciliari nei confronti di soggetti ritenuti responsabili in concorso tra loro, di corruzione, falso ideologico, abuso di ufficio ed abuso edilizio.-
L'attività investigativa, che ha visto coinvolto l'ex vice sindaco ed ex assessore all'urbanistica del Comune di Monte Argentario, numerosi dipendenti comunali, un architetto della Soprintendenza per i beni architettonici e il paesaggio delle province di Siena e Grosseto e nove liberi professionisti, ha consentito di evidenziare come negli uffici del Comune di Monte Argentario, ci fosse da anni una gestione illecita delle pratiche edilizie ed ambientali, che si concretizzava previo pagamento di somme di denaro o favori di varia natura, nella sistematica autorizzazione ad interventi edilizi su un territorio plurivincolato, in sanatorie concesse nonostante gli accertati abusi o in autorizzazioni a costruire nonostante evidenti omissioni o violazioni ambientali.
L'operazione, che ha interessato anche altre città (Roma, Verona, Sassari, Arezzo e Genova, dove vivono alcuni indagati) ha portato al sequestro di copiosa documentazione , di numerosi personal computer, cd, dvd, che sono tuttora al vaglio degli inquirenti.-
Gli organi di stampa locale e nazionale hanno dato ampio risalto all'attività della Polizia di Grosseto che ha così portato alla luce a quella che era una vera e propria lobby per la gestione della pratiche edilizie.-