Il personale del Settore di Polizia di Frontiera di Gorizia, lo scorso 3 giugno, ha tratto in arresto un trentanovenne tagico che, sottoposto a controlli della Polizia Slovena in località Ajdussina, non si era fermato all’alt proseguendo in direzione dell’Italia.
Allertati dai colleghi sloveni, gli operatori della Polterra di Gorizia sono riusciti ad intercettare il veicolo in Via Vittorio Veneto, appena transitato dall’ex valico di San Pietro.
All’interno dell’autovettura, oltre all’autista vi erano 3 cittadini iracheni ed 1 afghano; gli stranieri, dopo essere stati rifocillati e visitati nel rispetto dei protocolli anticovid, hanno dichiarato di essere rimasti per più di due giorni fermi nei boschi tra Bosnia e Croazia, per poi essere trasportati dal cittadino tagico in una non meglio precisata città italiana.
Al termine delle attività di rito il passeur è stato associato alla locale Casa Circondariale per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravato.
Il Tribunale di Gorizia, con ordinanza del 7 giugno 2021, ha convalidato l’arresto del cittadino tagico, disponendo l’immediata liberazione e la misura cautelare del Divieto di Dimora nella Regione Friuli Venezia Giulia.