Nei giorni scorsi personale della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza ha arrestato a Gorizia un uomo ed una donna responsabili, in concorso tra loro, di favoreggiamento e sfruttamento continuato della prostituzione nonché di favoreggiamento alla permanenza clandestina di una cinese dedita al meretricio.
Dopo l’aver notato una frequentazione particolarmente assidua ed anomala nei pressi di un appartamento di via Maniacco, il successivo approfondimento investigativo mediante anche l’utilizzo di una telecamera piazzata dagli operanti nelle vicinanze, ha consentito di appurare che i numerosi uomini vi si recavano, ad ogni ora del giorno e della notte, per ottenere delle prestazioni sessuali da una donna asiatica lì presente da poco tempo.
La donna, di nazionalità cinese, nel tempo del monitoraggio non ha mai lasciato l’appartamento ad eccezione di una sola circostanza in cui, accompagnata da un uomo, si è recata al locale pronto soccorso. L’accompagnatore, identificato in un goriziano di cinquantaquattro anni, oltre a trascorrere la notte in più occasioni in quel civico, è stato visto uscire dall’appartamento insieme ad un’altra donna cinese per svolgere piccole incombenze, quale l’acquisto di generi alimentari, oppure per riporre l’immondizia nei cassonetti di quella via.
Sulla base delle dichiarazioni di alcuni “clienti” intercettati all’uscita dall’appartamento, l’indagine ha acclarato la condizione di permanenza continua della prostituta in una stanza di quella casa che, disposta su più livelli, accoglieva contemporaneamente anche i soggetti che ne sfruttavano l’attività.
All’uscita dall’appartamento dell’ennesimo “cliente”, che ha confermato la prestazione sessuale appena ricevuta per l’importo di trenta euro, gli agenti della Squadra Mobile della Questura ed i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza, penetrati all’interno, hanno sorpreso le due donne cinesi, l’una nella stanza da letto matrimoniale e l’altra al piano superiore con tutti i soldi, compresi quelli dell’ultimo “incontro”, rinvenuti anche grazie all’ausilio delle unità cinofile e del cash-dog delle fiamme gialle goriziane. Sono stati sequestrati anche 246 preservativi nascosti sotto un battiscopa, agendine e block-notes con il dettaglio delle prestazioni, dei pagamenti dei clienti e dei loro numeri di telefono, il corredo riferibile all’attività ed i cellulari coi numeri indicati sui siti “specializzati”, ove pervenivano le richieste.
Presso l’abitazione del goriziano invece, sono stati sequestrati 10.300 euro in banconote di pezzatura compatibile con quelle consegnate dai clienti, 585 preservativi della stessa marca di quelli trovati in via Maniacco e la chiave della porta d’ingresso dell’appartamento “incriminato”.
L’arresto dei due responsabili ha interrotto la continua affluenza, circa dieci persone al giorno, presso il civico. Dopo la convalida dell’arresto, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gorizia li ha collocati agli arresti domiciliari.