Ogni anno in Italia ci sono circa 60.000 casi di morte cardiaca improvvisa. La tempestività nel caso in cui si venga colpiti da un arresto cardiaco è fondamentale poiché i margini di tempo per intervenire sono ridottissimi: ogni minuto che passa riduce le percentuali di sopravvivenza del 10%; l’utilizzo dei defibrillatori, nell’85% dei casi, riesce a risolve l’arresto cardiaco. Con l’intento di offrire alla cittadinanza un ulteriore servizio di soccorso pubblico, la Questura di Gorizia ha installato cinque defibrillatori automatici esterni (D.A.E.) in diverse strutture della Polizia di Stato presenti sul territorio della provincia. L’iniziativa, frutto della collaborazione tra l’ufficio sanitario provinciale della Questura di Gorizia, diretto dal Medico Superiore della Polizia di Stato dott. Andrea Campanile, e l’Associazione Airsac Europa, rappresentata dal Sig. Andrea D’annibale, ha permesso inoltre di formare oltre cento poliziotti che hanno conseguito l’abilitazione all’utilizzo del D.A.E.. I defibrillatori sono stati posizionati nell’edificio della Questura di piazza Cavour; all’entrata della Caserma della P. di S. “F. Massarelli”; all’interno del Commissariato di P.S. di Monfalcone (GO); presso la Sezione di Polizia Stradale di Gorizia e nei locali dalla Polizia Ferroviaria di Gorizia. Questi dispositivi salvavita erogano, solo se necessario, sul torace del paziente una scarica elettrica che ristabilisce il battito del cuore. A seguito della legge n.120 del 2001 è consentito l’utilizzo extra ospedaliero dei defibrillatori anche a personale non sanitario che abbia superato lo specifico corso di formazione nelle attività di rianimazione cardio polmonare.