Nella serata di ieri 27 giugno la Polizia di Stato ha eseguito presso l’aeroporto “Marco Polo” di Venezia l’espulsione di un cittadino bengalese, presunto simpatizzante dell’Isis. Al predetto, subito dopo il suo rientro in Italia con un volo proveniente da Dacca via Istanbul, è stato notificato, da parte del personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Gorizia, il provvedimento, firmato dal Ministro dell’Interno Angelino Alfano, che ne ha decretato l’espulsione in quanto la sua presenza in Italia costituiva una minaccia per la sicurezza dello Stato. Lo stesso atto ne vieta contestualmente il reingresso nel territorio del nostro Paese per un periodo di quindici anni, salvo una speciale autorizzazione del Ministro. Pertanto la Polaria dello scalo veneziano provvedeva a respingerlo alla frontiera.
Il bengalese, residente a Grado ove è titolare di un’attività commerciale di vendita al dettaglio di chincaglieria e bigiotteria, aveva lasciato volontariamente l’Italia lo scorso mese di gennaio per raggiungere il Paese natio ove si proponeva di contrarre matrimonio. A Grado ha sempre mantenuto contatti esclusivamente con i propri connazionali ivi residenti, e non frequentava sale di preghiera.
L’attenta attività di monitoraggio, effettuata nei suoi confronti da parte della D.I.G.O.S. goriziana sin dallo scorso mese di ottobre, ha fatto emergere le sue manifestazioni di adesione all’autoproclamato Stato islamico. Tali condotte, esternate nel web e consistenti nel proselitismo e nella propaganda a favore dell’Isis, sono state oggetto di attento monitoraggio da parte della Polizia di Stato isontina e ne hanno quindi determinato l’espulsione dal nostro Paese.