Questa mattina presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri di Gradisca d’Isonzo, come previsto dalla direttiva ministeriale recante i criteri per l’organizzazione dei CPR, si è svolto un servizio cosiddetto di “bonifica” delle aree che ospitano gli stranieri.
Si tratta di un’attività che viene pianificata periodicamente per scongiurare l’eventualità che gli ospiti possano procurarsi materiale potenzialmente pericoloso per la loro incolumità o per la sicurezza della struttura.
In particolare, dopo i recenti episodi di danneggiamento che hanno interessato il Centro, si è reso necessario verificare che parti dell’arredo o di oggetti funzionali alla permanenza degli stranieri, non venissero occultati per essere utilizzati impropriamente anche nel corso di eventuali futuri momenti di tensione.
Il servizio, coordinato dalla Questura di Gorizia, ha visto l’impiego congiunto di operatori della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, quest’ultima a mezzo delle proprie unità cinofile, ed ha permesso di rinvenire diverso materiale metallico verosimilmente divelto dalla struttura, che è stato immediatamente rimosso.