Polizia Stradale
Nel 2021 la Polizia Stradale del Friuli Venezia Giulia ha impiegato 11.473 pattuglie nella vigilanza stradale che hanno effettuato 79.420 controlli di persone contestando 36.618 infrazioni al C.d.S..
Le violazioni accertate per eccesso di velocità sono state 6.632, sono state ritirate 628 patenti di guida e 769 carte di circolazione. I punti decurtati sono stati 69.557.
I conducenti controllati con etilometri e precursori sono stati 6.526, di cui 167 sanzionati per guida in stato di ebbrezza alcolica mentre quelli denunciati per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sono stati 31.
Il fenomeno infortunistico rilevato dalla Polizia Stradale regionale, ha registrato un aumento rispetto al 2020. In particolare, a fronte di un incremento della incidentalità complessiva del 10,01% (1109 incidenti contro i 1008 del 2020), gli incidenti mortali (9) e vittime (10) sono diminuiti rispettivamente del 18,18% e del 9,09% mentre incidenti con lesioni (345) e persone ferite (448) diminuiscono del 11,65% e del 0,66%.
Il confronto con il 2020, tuttavia non è realmente rappresentativo del trend dell’incidentalità stradale, alla luce dell’abbattimento dei valori del fenomeno infortunistico registrati in tale anno, quale naturale conseguenza dei divieti imposti alla mobilità in funzione del contenimento della pandemia da COVID-19.
Sono proseguiti i controlli nel settore del trasporto professionale che ha visto impiegati 205 operatori, tra poliziotti e dipendenti del Ministero dell’Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, che hanno controllato 481 veicoli pesanti, accertando 256 infrazione specifiche.
Particolarmente efficace è stata anche l’attività di polizia giudiziaria che ha consentito di assicurare alla giustizia complessivamente 318 persone di cui 17 arrestate e 301 denunciate in stato di libertà. Sono 10 i veicoli oggetto di riciclaggio sequestrati. Gli esercizi pubblici controllati sono stati 57 e 16 le infrazioni rilevate.
Sempre nell’ambito delle operazioni di Polizia Giudiziaria non vanno dimenticati i rintracci di cuccioli di animali di affezione. Infatti, grazie alla sinergia creatasi con il NOVA, ufficio a competenza specifica del Corpo Forestale Regionale, sono stati recuperati ben 111 cuccioli in 4 distinte operazioni che hanno portato alla denuncia di 5 persone per traffico illecito di cuccioli.
Anche sul fronte della prevenzione, la Polizia Stradale non ha risparmiato energie per raggiungere l’obiettivo ambizioso di azzerare il numero delle vittime della strada. Tutti gli utenti della strada, dal pedone, al conducente di monopattino, fino ad arrivare all’autotrasportatore, devono essere consapevoli che solo con condotte corrette si può salvaguardare la vita propria e degli altri.
ICARO, BICISCUOLA, L’UNIONE FA LA SICUREZZA, GUIDA E BASTA, INVERNO IN SICUREZZA E VACANZE SICURE sono solo alcune delle tantissime campagne di educazione stradale con cui la Polizia Stradale tenta di diffondere la cultura di una guida consapevole e i giovani che sono gli automobilisti del futuro, possono essere la chiave di volta del cambiamento se si smarcano da falsi miti, da cattivi maestri e, soprattutto da abitudini di guida dannose.
Grande impatto ha avuto l’iniziativa regionale denominata “UNITI PER LA SICUREZZA STRADALE - sapere è meglio che improvvisare” che ha coinvolto tutti gli stakholders e tutti i protagonisti della sicurezza stradale.
Una analisi più ampia e di livello nazionale è stata sviluppata da Paolo Maria Pomponio, Direttore del Servizio Polizia Stradale presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che ha dichiarato: “Dai dati disponibili siamo soddisfatti, pur se già proiettati a fare meglio. L’obiettivo da raggiungere è quello di dimezzare entro il 2030 il numero delle vittime della strada per poi azzerarlo entro il 2050. Abbiamo poliziotti eccellenti, donne e uomini che ogni giorno non si risparmiano nella missione di rendere più sicure le nostre strade e prestare aiuto a chi è in difficoltà. Zero vittime ce lo chiede l’Europa, ma dobbiamo vincere questa sfida pensando soprattutto a quelle famiglie che continuano a piangere la perdita di un loro caro, causata da condotte di guida poco accorte. Proprio come è accaduto a Marino Terrazza e a Maurizio Tuscano, nostri colleghi morti recentemente in tragiche circostanze mentre erano di pattuglia. Per vincere bisogna essere consapevoli che i controlli da soli non bastano. Ognuno deve fare la propria parte, perché la strada e di tutti.” prosegue Pomponio “Guidare non è uno scherzo, ma una cosa molto seria. Chi guida, dalla biciletta al monopattino ma anche il tir, è come se avesse un’arma carica in mano, pronta ad esplodere; va maneggiata con cura. Basta un attivo di disattenzione e il colpo parte, colpendo chiunque si trovi sulla traiettoria. Non dimentichiamolo mai.”
Polizia Postale e delle Comunicazioni
Nel 2021, la Polizia Postale e delle Comunicazioni è stata impegnata nel far fronte a continue sfide investigative con riferimento alle macro-aree di competenza, in particolare negli ambiti della prevenzione e contrasto alla pedopornografia online, della protezione delle infrastrutture critiche di rilevanza nazionale, del financial cybercrime e di quelle relative alle minacce eversivo-terroristiche in rete, riconducibili sia a forme di fondamentalismo religioso che a forme di estremismo politico ideologico, anche in contesti internazionali.
Il Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online, C.N.C.P.O., a cui fanno capo i 20 Compartimenti distribuiti sul territorio nazionale, ha coordinato 5.515 complesse attività di indagine (+70% rispetto all’anno precedente) all’esito delle quali sono state eseguite oltre 1.400 perquisizioni (+ 87% rispetto all’anno precedente).
Nel corso del 2021 si è verificato, infatti, sul territorio nazionale, un significativo incremento dei casi di sfruttamento sessuale dei minori e di adescamento online: eseguiti 137 arresti (+98% circa rispetto al 2020) e denunciate 1400 persone (+17% rispetto al 2020).
Per quanto attiene l’attività di prevenzione sono stati analizzati oltre 29.000 siti internet, 2.539 dei quali, riscontratone il carattere pedopornografico, sono stati oscurati mediante inserimento nella black list, istituita ai sensi della L. 38/2006.
I dati a livello regionale rispecchiano il trend nazionale, l’utilizzo sempre più diffuso della tecnologia ha aumentato la superficie di attacco dei cybercriminali e conseguentemente sono aumentati i reati in rete, sia quelli contro il patrimonio che quelli contro la persona.
Complessivamente nel corso dell’anno 2021 in F.V.G. la Polizia Postale ha arrestato 4 persone per pedopornografia on line e denunciato complessivamente 98 persone per reati contro il patrimonio e la persona. Nel medesimo periodo sono state eseguite 45 perquisizioni.
Fra le operazioni più significative si segnala a livello regionale l’operazione “fight together” nata nell’ambito della cooperazione internazionale e condotta dal Compartimento Polizia Postale di Trieste, che ha consentito di arrestare in flagranza una persona e denunciare 4 persone per detenzione di materiale pedopornografico. Le immagini e i video in questione avevano come protagonisti minori, anche infanti, ripresi in atti sessuali con altri minori, con adulti e, in alcuni casi, persino con animali. Grazie all’analisi forense e alle indagini anche con attività sottocopertura, è stato possibile dare nomi e cognomi agli pseudonimi utilizzati sul web, consentendo così di abbattere la barriera di anonimato offerto da alcune piattaforme di chat. Nel corso delle perquisizioni venivano sequestrati ingentissimi quantitativi di materiale pedopornografico con bambini anche molto piccoli sottoposti a sevizie e violenze indicibili; sono state altresì rinvenute chat in cui un interlocutore scriveva “purtroppo la nostra passione non viene capita”.
Si segnala poi l’operazione “Web Oscuro” condotta sempre dal Compartimento di Trieste e Gorizia che ha portato all’arresto di un soggetto residente nella capoluogo isontino per pedopornografia online. In conseguenza di una segnalazione nata in un contesto di collaborazione internazionale, il soggetto risultava invero offrire sul mercato del darkweb un servizio di escort minorenni a pagamento. Le indagini tempestivamente eseguite hanno consentito di arrestare il soggetto in flagranza di reato per detenzione di ingente quantità di materiale pedopornografico.
A seguito degli accertamenti esperiti sul materiale sottoposto a sequestro allo medesimo, si è riusciti ad individuare 2 ulteriori soggetti interessati allo scambio di materiale pedopornografico e al servizio di escort minorenni messo a disposizione dell’originario indagato. Le attività di perquisizione eseguite a carico di tali ulteriori soggetti hanno infatti permesso di dare conferma alle ipotesi investigative.
Un’ulteriore indagine condotta dal Compartimento F.V.G. è nata grazie alla segnalazione di un cittadino circa la presenza di materiale pedopornografico su archivi di cloud storage Mega.nz. Si è riscontrata successivamente l’effettiva presenza di un gruppo Telegram ove venivano condivisi i link per accedere al predetto archivio virtuale contenente il materiale illegale. Gli accertamenti consentivano di denunciare i 3 autori dei link in questione, tutti giovanissimi di cui uno minorenne, e di rimuovere immediatamente i contenuti dal provider sospendendo gli account dei giovani.
Ancora si segnala un ulteriore arresto in flagranza di reato per detenzione di ingente quantità di materiale pedopornografico operato da personale della Sezione Polizia Postale di Udine. Il soggetto era stato chiamato a rendere una semplice testimonianza delegata dall’Autorità Giudiziaria ma gli specialisti della Polizia Postale sono riusciti ad individuare dei file pedopornografici che l’indagato non aveva fatto in tempo a nascondere dal proprio smartphone. Da qui è scattata la perquisizione e il conseguente arresto in conseguenza del rinvenimento di migliaia di file illeciti sui dispositivi informatici in uso all’indagato stesso.
Costante è stato inoltre il concorso di personale del Compartimento Polizia Postale F.V.G. nelle numerose operazioni di contrasto alla pedopornografia on line avviate anche da altri Compartimenti sul territorio nazionale.
Nell’ambito dei reati contro la persona commessi attraverso la rete, significativo è l’aumento dei fenomeni di cyberstalking, sextortion e revenge porn con un aumento rispetto all’anno precedente di circa il 60 % a livello regionale.
Per quanto riguarda il settore della cybersicurezza ed in particolare la protezione delle Infrastrutture Critiche, nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto ad attacchi e minacce aventi per obiettivo le infrastrutture sensibili di interesse nazionale (pubbliche e private), il C.N.A.I.P.I.C. ha gestito a livello nazionale:
- 5.434 attacchi informatici significativi nei confronti di servizi informatici relativi a sistemi istituzionali, infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale, infrastrutture sensibili di interesse regionale, grandi imprese;
- ha diramato 110.524 alert di sicurezza riferibili a minacce per sistemi informatici/telematici oggetto di tutela del Centro;
- ha ricevuto 60 richieste di cooperazione, gestite dall’Ufficio del punto di contatto HTC Emergency presente all’interno del CNAIPIC nell’ambito della Rete 24-7 “High Tech Crime” del G7.
Nel settore del financial cybercrime, si registrano in Italia per il 2021 ben 126 attacchi informatici alle imprese e anche nella nostra Regione sono stati registrati 16 casi tempestivamente trattati.
Gli attacchi al mondo dell’impresa, mediante frodi basate su tecniche di social engineering risultano particolarmente condizionati dalla pandemia in corso, soprattutto per l’utilizzo diffuso di sistemi di comunicazione per la gestione economica da remoto, conseguenti all’adozione su larga scala di processi di smart-working.
In merito ai fenomeni di phishing, smishing e vishing, tecniche utilizzate per carpire illecitamente dati personali e bancari, si registra un aumento dei casi trattati dalla Specialità (+27%) per accesso ai sistemi di home banking, di numeri di carte di credito, di chiavi private di wallet di cryptovalute. In forte aumento è il fenomeno del ransomware, software che sottopone i dati a criptazione richiedendo un riscatto per la loro restituzione; a tal proposito, si è osservato quanto tale fenomeno stia diventando trasversale, colpendo tanto piccole aziende e studi professionali quanto invece importanti realtà produttive da centinaia di dipendenti. Gli attaccanti, inoltre, dimensionano il riscatto in modo da essere “alla portata” del target colpito.
Nella Regione F.V.G. si è osservato un costante aumento nelle truffe c.d. “Business Email Compromise” e “Man in the email”, con le quali i cyber-criminali, inserendosi in trattative esistenti tra clienti e fornitori, frodano aziende per importi che possono spaziare da poche decine fino a centinaia di migliaia di euro. L’attività di contrasto svolta da questo Compartimento a tali fenomeni ha portato all’oscuramento di n.20 domini web, apparentemente riconducibili al marchio di una nota multinazionale triestina, verosimilmente creati allo scopo di commettere frodi in tal senso o per effettuare campagne mirate di phishing ad alta probabilità di successo.
Nell’ambito del contrasto al fenomeno del c.d. cyberterrorismo, ed in generale dell’estremismo in rete, gli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno concorso alla prevenzione ed al contrasto dei fenomeni di eversione e terrorismo, sia a livello nazionale che internazionale, posti in essere attraverso l’utilizzo di strumenti informatici e di comunicazione telematica. L’attività, funzionale al contrasto del proselitismo e alla prevenzione dei fenomeni di radicalizzazione estremista religiosa e dell’eversione di estrema destra e antagonista, ha permesso di sviluppare una dedicata attività informativa in contesti di interesse, per oltre 5.000 spazi web oggetto di approfondimento investigativo da parte di questo Compartimento.
La grave emergenza socio-sanitaria, tuttora in corso, accompagnata dalle restrizioni introdotte dai decreti governativi per contrastare la diffusione del virus Covid-19, ha infine orientato una specifica attività di monitoraggio informativo dei canali e gruppi all’interno delle varie piattaforme di comunicazione online, per l’individuazione precoce di eventi ovvero manifestazioni di piazza non autorizzate: oltre 300 in ambito nazionale i canali su piattaforme di messaggistica e gli spazi web oggetto di monitoraggio.
Di rilievo infine l’attività sviluppata dagli Uffici di Specialità per la tutela e la sicurezza dei servizi postali, nell’ambito della convenzione con il partner Poste Italiane: 240 le pattuglie messe in campo nella Regione Friuli Venezia Giulia.
Nell’ambito delle campagne di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli connessi all’utilizzo della rete internet, la Specialità ha promosso in Friuli Venezia Giulia numerose iniziative di sensibilizzazione e prevenzione a beneficio delle imprese, della cittadinanza ed in particolare dei minori. “Di fronte all’aumento dei reati informatici, dei cyberattacchi alle imprese e dei reati contro la persona - dichiara il Dirigente del Compartimento Polizia Postale di Trieste dott.ssa Manuela De Giorgi - il nostro impegno si gioca soprattutto sulla prevenzione che si declina in diverse forme basate sull’idea di prossimità. L’obiettivo è quello di rendere il cittadino più competente dal punto di vista digitale e soprattutto più consapevole dei rischi on line”.
Nel corso dell’anno 2021 sono stati infatti effettuati dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni F.V.G. – in presenza e in via telematica – numerosi incontri educativi che hanno raggiunto migliaia di studenti e centinaia di docenti e genitori in diversi istituti scolastici, con i quali vi sono continue relazioni soprattutto in ordine alle problematiche legate al cyberbullismo e all’utilizzo indebito dei dispositivi informatici da parte degli alunni. Inoltre, sono state fatte diverse iniziative nell’ambito del Protocollo con l’Autorità regionale del Garante dei Diritti della persona, fra le quali la pubblicazione di una Brochure sul Cyberbullismo e i rischi dei minori in Rete nonché incontri Webinar rivolti a insegnanti educatori e studenti del FVG. Altri esempi sono la partecipazione alla Barcolana con un Progetto formativo titolato “LA NAVIGAZIONE ONLINE.SECCHE, PERICOLI E ROTTE SICURE”, trasmesso anche in streaming alle scuole del FVG, nonché la pubblicazione della brochure titolata “Internet e social network: Istruzioni per l’uso”, dall’interfaccia graficamente accattivante, che attraverso le storie dei due protagonisti conduce alla scoperta della Rete e ai rischi connessi alla navigazione e distribuita a diversi comuni della nostra Regione.
Sono stati infine organizzati diversi incontri anche con altri partner e istituzioni per sensibilizzare le aziende del territorio e la cittadinanza rispettivamente sui rischi delle imprese e sulle truffe e i reati informatici.
Polizia Ferroviaria
85.486 le persone controllate, con un aumento del 55% rispetto al 2020. 4 arrestati e 454 indagati: è questo il bilancio dei controlli della Polizia Ferroviaria del Friuli Venezia Giulia, grazie anche al maggior impegno connesso all’attività “anti covid”.
Numerosi anche i sequestri: 7 armi da taglio ed 1 impropria nonché circa 4 grammi di cocaina e oltre circa 120 grammi di cannabinoidi.
Durante l’anno sono state impiegate 8.073 pattuglie in stazione e 1.342 a bordo treno. Sono stati presenziati complessivamente 2.975 convogli ferroviari. Sono stati inoltre predisposti 18 servizi antiborseggio in abiti civili, sia negli scali che sui treni.
Le attività di prevenzione sono state incentivate con un aumento delle giornate straordinarie di controllo del territorio per un totale di 33 operazioni organizzate dal Servizio Polizia ferroviaria in ambito nazionale: 11 “Stazioni Sicure”, finalizzate al contrasto delle attività illecite maggiormente ricorrenti in ambito ferroviario; 11 “Rail Safe Day”, finalizzate a prevenire comportamenti impropri o anomali, spesso causa di investimenti, 11 “Oro Rosso”, finalizzate al contrasto dei furti di rame e 3 “Action Week”, finalizzate al potenziamento dei controlli, nel trasporto ferroviario di merci pericolose. Inoltre, in campo internazionale, gli operatori della Polfer del Compartimento Polizia Ferroviaria del Friuli Venezia Giulia hanno partecipato alle 4 “Rail Action day” organizzate per contrastare i fenomeni criminosi maggiormente diffusi in ambito ferroviario e prevenire possibili azioni terroristiche o eversive.
L’attività di contrasto ai furti di rame, che in ambito ferroviario spesso causano ritardi alla circolazione dei treni e consistenti disagi per i viaggiatori, si è tradotta in 86 controlli ai centri di raccolta e recupero metalli, in circa 205 servizi di pattugliamento delle linee ferroviarie ed in 34 servizi di controllo su strada a veicoli sospetti.
Nell’ambito dei controlli delle merci pericolose, sono state effettuate 27 verifiche su circa 128 carri ferroviari, italiani e stranieri. 5 le irregolarità riscontrate nel corso delle 3 “action week” dedicate, che si sono affiancate alle ordinarie attività di controllo, svolte dal personale della Specialità.
Nel 2021 gli agenti della Polizia Ferroviaria hanno rintracciato 2 persone scomparse, minorenni.
Diversi gli episodi registrati anche quest’anno, di ragazzi sui binari per giochi e sfide che avrebbero potuto avere conseguenze tragiche. Spesso in questi casi i giovani protagonisti ignorano i pericoli presenti nelle stazioni o sui treni. Per questo la Polizia ferroviaria è da tempo impegnata nelle scuole per promuovere, in particolare tra gli adolescenti, la cultura della sicurezza individuale in ambito ferroviario. Sono stati oltre 1.000 gli studenti raggiunti nel corso dell’anno, purtroppo condizionato dal decorso della pandemia, nell’ambito del progetto di educazione alla legalità, “Train…to be cool”, realizzato in collaborazione con il MIUR e con il supporto scientifico della Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università di Roma La Sapienza. L’iniziativa, dalla sua nascita nel 2014, ha consentito di raggiungere più 300.000 studenti in oltre 3.500 incontri.