Task force composta dalle Polizie Stradali di Italia e Slovenia in campo il 12 ottobre
Continua l’inteso lavoro della Polizia di Stato finalizzato a monitorare i veicoli in transito lungo le principali arterie autostradali, con particolare attenzione rivolta ai conducenti di mezzi pesanti.
Il 12 ottobre 2021 è stato il giorno dei controlli transfrontalieri italo - sloveni; veri e propri check point lungo la tratta confinaria che hanno viste impegnate le polizie stradali del Friuli Venezia Giulia e della Repubblica di Slovenia.
Due sono stati i punti individuati in territorio italiano per effettuare in sicurezza i controlli: in provincia di Gorizia il casello autostradale dell’A34 di Villesse ed in provincia di Trieste l’ex valico di Fernetti. In questi siti gli agenti di polizia sloveni, privi di armamento e con compiti di mera osservazione, hanno assistito alle procedure di controllo messe in campo dalla Polizia Stradale italiana nell’intento di scambiare reciprocamente informazioni operative e buone prassi operative.
La collaborazione transfrontaliera si inserisce in un vasto programma di collaborazione messo in campo dall’organizzazione internazionale ROADPOL, un network di polizie stradali europee che ha lo scopo di armonizzare i controlli di polizia stradale, diffondere la cultura della legalità, della consapevolezza dei rischi dovuti alla circolazione stradale e di favorire gli scambi operativi tra forze di polizia dei paesi europei.
L’obbiettivo finale: nessun morto per incidente stradale sulle strade del vecchio continente al motto Cross borders to save lifes.
Buoni i risultati raggiunti sia in territorio italiano che sloveno: 82 sono stati i mezzi pesanti controllati, di cui 20 di nazionalità extracomunitaria, e sono state contestate complessivamente 33 violazioni di cui 13 per dispositivi di equipaggiamento non conformi. Solo un conducente non aveva rispettato i tempi di guida giornalieri.
In particolare, i controlli presso il Casello di Villesse hanno visto impegnato anche il Centro Mobile di Revisione, ovvero un’apparecchiatura che permette di effettuare una vera e propria revisione sul posto e proprio con l’utilizzo di tale apparecchiatura si è potuto constatare che un autoarticolato straniero aveva parte del sistema frenante non efficiente.