Un’organizzazione operante in Slovenia dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti ed una decina di minorenni goriziani coinvolti; è quanto emerso nel corso di un’articolata attività d’indagine condotta dalla Polizia di Stato a cavallo della linea confinaria Italo-Slovena.
Lo scorso gennaio furono raccolte da un minore coinvolto le prime informazioni sull’esistenza di un vasto traffico di sostanze stupefacenti, con decine di persone interessate ed un fattore comune: la droga passava dalla Slovenia in Italia in piccole dosi, occultate in vario modo e destinata allo spaccio, anche all’interno di alcuni istituti scolastici dove, secondo quanto dichiarato dagli stessi minori, la sostanza veniva smerciata.
Gli incontri tra i minori avvenivano sia in Italia, prevalentemente presso l’area verde del “Parco di Piuma” a Gorizia, nelle abitazioni e in altri luoghi del centro cittadino, ma soprattutto presso lo Skate Park di Nova Gorica (Slovenia).
Proprio per questa ragione si è attivata con la vicina Slovenia una collaborazione di polizia giovandosi dello strumento della cosiddetta "osservazione transfrontaliera" prevista dall’art.40 della Convenzione di Schengen.
Solo così si è finalmente riusciti a superare l’obiettiva difficoltà di contrastare questo tipo di reati commessi da una parte e dall’altra della linea confinaria, tanto che gli investigatori della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Gorizia hanno potuto osservare quanto accadeva a Nova Gorica e indirizzare puntualmente i controlli una volta che i soggetti interessati giungevano in territorio italiano, il tutto naturalmente con il contributo e la valida collaborazione della Polizia Slovena ugualmente interessata a venire a capo del grave problema dell’aumento esponenziale di consumo di droghe da parte dei giovani minorenni.
Le attività sono avvenute sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Trieste, ed è molto particolare il fatto che i minori siano di fatto diventati i nuovi protagonisti di questo genere di traffici, rivolgendo i loro interessi non solo al consumo ma anche all’aspetto del fruttuoso ricavo economico di piccoli investimenti di denaro.
La marijuana sequestrata, proveniente dalla Slovenia, era prevalentemente del tipo denominato "Skunk" un incrocio tra varie qualità di cannabis con una percentuale di Thc media del 15-25%, rispetto al 7% minimo della marijuana tradizionale.
Si è avuta testimonianza anche di un’altra qualità di detta sostanza, smerciata da questo gruppo criminale, denominata "Amnesia", una potentissima variante della marijuana ottenuta spruzzandola con metadone, eroina e sostanze chimiche per potenziarne l’effetto psicotropo.