Arriva da Brescia la droga per gli studenti goriziani ed i giovani di Grado

Arrestati quattro giovani nell’operazione “Apu”

E' stata chiamata "Apu", come il nomignolo di uno degli arrestati, l'operazione da poco conclusa dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura di Gorizia. Iniziata con un sequestro quasi occasionale verso la fine di maggio a Gorizia a carico di I.A., un ventunenne che deteneva una trentina di grammi di hashish, l'indagine è proseguita sulla scorta delle sue prime indicazioni e dei riscontri d'indagine che hanno portato subito a un primo arresto, Pudota Giampi Javahar, uno studente di origine indiana nativo di Udine, ben introdotto nell'attività di spaccio di piccole quantità della medesima sostanza ad altri studenti del polo universitario goriziano. Quando è stato perquisito l'appartamento che occupava assieme ad altre persone nella centralissima via Garibaldi, sono stati trovati quasi un intero "panetto" di hashish, anfetamina ed ecstasy, e tutto il necessario per la preparazione e il confezionamento delle dosi per lo spaccio. Le indagini sono quindi passate al livello superiore: il fornitore del Pudota, Pirvu Catalin, un rumeno di 24 anni, con un'attività di rigenerazione di bancali in legno in San Giovanni al Natisone (UD), in concorso con Pezzarossa Manuel, ventisettenne nativo di Brescia ma domiciliato a Grado (GO) dalla fine dello scorso anno, avevano posto in essere una consistente attività di spaccio sull'"isola d'oro" e una più ristretta in ambito universitario a Gorizia. Pezzarossa acquistava l'hashish in quantità importanti sulla piazza di Brescia, sfruttando i vecchi contatti utilizzati quando risiedeva in quella località, quindi la depositava presso il capannone dell'attività del Pirvu il quale, a seconda della richiesta degli acquirenti, che si esprimevano con fantasia usando nomi di attrezzi da officina, quali "pinze" e "cacciavite", la trasportava a Grado per una discreta cerchia di clienti, ai quali non veniva venduta frammentata in "dosi" ma ad interi "panetti" del peso di circa 100 gr. ciascuno, contraddistinti da varie sigle. Il 14 giugno scorso è stato arrestato nei pressi di un appartamento di Grado Pineta Buttignon Daniel, uno degli acquirenti del Pezzarossa, mentre si trovava in compagnia di due minori successivamente indagati in stato di libertà; poco prima aveva acquistato dal Pezzarossa, appena rientrato da uno dei suoi viaggi a Brescia, un etto di hashish. Il 28 giugno Pirvu Catalin si è recato direttamente a Brescia per raggiungere Pezzarossa, che nel frattempo aveva fatto ritorno in quella località e gli aveva ceduto la gestione dello spaccio a Grado. Al rientro da quel viaggio il Pirvu è stato fermato a bordo della sua Opel e arrestato perché trasportava cinque "panetti" di hashish del peso di circa 500 gr. L'operazione si è poi conclusa con l'arresto del Pezzarossa, avvenuto l'11 luglio scorso a Brescia, in esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Gorizia su richiesta del dott. Michele Martorelli, Sostituto Procuratore titolare dell'indagine. La Squadra Mobile di Brescia, che ha collaborato con questo ufficio, lo ha rintracciato ed associato a quella Casa Circondariale. Prezioso è stato anche il contributo offerto dalle Unità Cinofile della Compagnia della Guardia di Finanza di Gorizia nel corso delle perquisizioni che hanno consentito il ritrovamento dello stupefacente. In questi ultimi giorni, dopo l'esecuzione degli arresti, sono state sentite diverse persone che hanno dichiarato di aver acquistato la droga dai predetti, rafforzando così gli elementi raccolti a prova della prolungata attività illecita e dell'importante quantità di stupefacenti introdotta e smerciata nell'isontino.