Contro gli atti discriminatori il convegno “ Ti amo da vivere” - Educazione ai sentimenti e violenza contro le donne
Si è svolto questa mattina presso Palazzo Boncompagni ad Arpino il convegno " Ti amo da vivere" " Educazione ai sentimenti e violenza contro
le donne" organizzato dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Arpino.
I lavori del consesso sono stati aperti dall'Avv. Renato Rea, Sindaco della storica città di Arpino che diede i natali ad illustri
personaggi: Caio Mario, Cicerone e Giuseppe Cesari, il Cavaliere di Arpino.
Sono intervenuti numerosi relatori appartenenti alle Istituzioni locali, alle Forze dell'Ordine ed all'Associazione SOS Donna che hanno fornito
utili informazioni sulle attività poste in essere, ciascuno nell'ambito delle specifiche competenze, per contrastare la violenza di genere
ribadendo l'importanza dell'impegno di squadra e dei progetti in sinergia per garantire sicurezza e tutelare le vittime vulnerabili.
Al convegno ha partecipato il Sostituto Commissario della Polizia di Stato Nanni Gioia della Direzione Centrale Polizia Criminale che ha illustrato
i compiti dell'OSCAD, Osservatorio per la Sicurezza contro gli Atti Discriminatori, istituito presso il Dipartimento della P.S. e presieduto dal
Direttore Centrale della Polizia Criminale, Prefetto Fulvio Della Rocca.
L'OSCAD, che è un organismo interforze di cui fa parte la Polizia di Stato e l'Arma dei Carabinieri, è stato istituito nel 2010 ed
è fortemente impegnato sul territorio con progetti mirati rivolti agli addetti ai lavori ed ai giovani studenti per promuovere la cultura
della legalità ed il contrasto ad ogni forma di discriminazione e di violenza.
Tra gli obiettivi prioritari dell'Osservatorio c'è quello di agevolare le denunce di atti discriminatori che costituiscono reato in modo da
superare il fenomeno dell'under reporting e favorire l'emersione dei reati a sfondo discriminatorio.
Inoltre, la Questura di Frosinone è intervenuta con il contributo della Dott.ssa Cristina Pagliarosi, Direttore Tecnico Capo Psicologo della
Polizia di Stato, che ha illustrato gli effetti generati nelle relazioni affettive dalla confusione tra elementi maltrattanti ed aspetti accudenti.