Le Volanti della Polizia di Stato scoprono un complesso sistema di truffa in danno del servizio sanitario nazionale
Aveva costituito un vero e proprio mercato parallelo di farmaci utilizzando ricettari rubati e sfruttando i nominativi di ignari assistiti,
soprattutto portatori di invalidità, allo scopo di procurarsi le famose pillole blu, rivenderle in nero e trarne un illecito guadagno.
L'uomo, un ventottenne della provincia, aveva anche costituito un'Associazione che millantava assistenza a domicilio, consegna di farmaci e
prestazioni sanitarie, attraverso la quale contattava persone in evidente stato di bisogno delle quali carpiva le generalità da utilizzare
nella prescrizione dei medicinali.
Proprio l'utilizzo di una ricetta falsificata presentata nel mese di marzo presso una farmacia della capitale ha fatto scattare le indagini: la
prescrizione faceva parte di un ricettario rubato ad un medico di questa provincia ed era intestata ad un anziano pensionato del frusinate.
I poliziotti dell'Ufficio Volanti cominciano ad indagare e scoprono che quella ricetta è solo la punta dell'iceberg: sono centinaia le
ricette mediche presentate con nominativi falsi per acquistare soprattutto il viagra, ma anche altri medicinali difficilmente reperibili.
La squallida vicenda ha avuto fine nella mattinata di ieri quando i poliziotti delle Volanti si sono presentati presso l'abitazione del giovane ed
hanno dato esecuzione al decreto di sequestro emesso dall'Autorità Giudiziaria.
1254 confezioni di medicinali, 2 ricettari da cento ricette l'uno completamente terminati, 2 ricettari parzialmente utilizzati, 247 ricette
compilate, timbrate e sottoscritte è quello che gli uomini della Polizia di Stato hanno trovato nella disponibilità dell'uomo.
Per gestire meglio l'imponente giro d'affari, stimato in 50/60 mila euro, il ventottenne teneva anche una precisa contabilità documentata
con dovizia di nomi, cifre e particolari degna di un esperto commercialista.