Dopo l’arresto di una cinquantenne dipendente di un Ufficio Postale della provincia, finisce nella rete della Polizia anche il marito.
Nello scorso mese di febbraio gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato una cinquantenne impiegata di un ufficio postale della provincia di
Frosinone.
Pesante l'accusa formulata dagli inquirenti a suo carico.
Si trattò di una vera e propria truffa ai danni di ignari risparmiatori.
L'ingegnosa ma poco astuta ex impiegata aveva messo in atto una artificiosa macchina per fare soldi approfittando della diretta conoscenza dei
clienti della filiale.
Sceglieva le sue vittime sulla base della loro disponibilità economica, dell'età anagrafica e soprattutto della loro buona
fede.
Verificata la posizione di buoni postali ancora in lire, le invitava per la conversione del credito e il reinvestimento.
L'operazione apparentemente era corretta ma di fatto le somme solo parzialmente transitavano sui nuovi libretti postali.
All'epoca dell'arresto, gli uomini della Polizia Postale riuscirono ad accertare una distrazione di circa 600 mila euro che la donna, con la
complicità del figlio, aveva depositato su libretti e conti correnti riconducibili a quest'ultimo.
Ma agli agenti della Polizia di Stato mancava ancora un tassello.
Altri dieci mesi di indagini sono serviti agli investigatori che, dopo aver spulciato sino in fondo conti correnti, depositi e libretti postali
dell'intera famiglia, hanno accertato che la truffa messa in atto dalla ex impiegata delle poste aveva assunto contorni faraonici; oltre 1 milione
gli euro truffati ai risparmiatori.
Questa volta gli Uomini della Polizia di Stato, dopo aver arrestato la donna e denunciato il figlio, hanno chiuso il cerchio deferendo per
riciclaggio anche il marito, complice di aver messo a disposizione i propri conti correnti per favorire il deposito delle somme illecitamente
sottratte dalla consorte.
La struttura Fruad Management di Poste Italiane, che ha collaborato incessantemente alle indagini, ha avviato le procedure di risarcimento delle
vittime che a breve, forse già nel prossimo mese, saranno chiamate per riscuotere il maltolto.
Una buona notizia per i risparmiatori che avviene proprio in concomitanza con la prima udienza dibattimentale che si terrà nelle aule del
palazzo di Giustizia di Cassino il prossimo 11 febbraio.