Grazie all’intervento della Polizia di Stato riabbraccia la propria figlia a Cassino
Una pattuglia della Polizia Ferroviaria di Cassino nel corso di un normale giro di controllo presso lo Scalo della Città Martire nota una
persona anziana sul marciapiede del binario uno.
L'aspetto trascurato, lo sguardo assente e l'abbigliamento indossato (una maglietta a righe e un pantalone di colore verde, di norma, in uso al
personale infermieristico ospedaliero), lasciano presumere che si tratti di una persona smarrita.
Avvicinato dagli agenti, l'anziano, sprovvisto di documenti, viene invitato a declinare le proprie generalità.
Non parla né l'italiano né l'inglese, ma dalle caratteristiche somatiche e dall'idioma parlato sembra provenire dall'Est
Europa.
I poliziotti lo accompagnano nei loro uffici e provvedono a reperire un interprete per poter instaurare con lui una conversazione.
Nel dichiarare le sue generalità, l'uomo, un ucraino di anni 70, comunica agli agenti della Polfer, tramite l'interprete, che nel Comune di
Aversa, in provincia di Caserta, vive ed abita sua figlia.
Dagli accertamenti esperiti emerge che a carico dell'anziano in banca dati risulta una denuncia di scomparsa presentata presso il Commissariato di
P.S. di Aversa.
Dalla figlia, contattata per informarla dell'avvenuto ritrovamento, gli Agenti apprendono che l'anziano soffre di cardiopatia e di diabete.
I poliziotti si attivano, quindi, per allertare i servizi sanitari affinché l'uomo possa ricevere tutte le cure e l'assistenza del
caso.
Nel pomeriggio padre e figlia riescono finalmente a riabbracciarsi non mancando di esprimere la propria gratitudine agli "angeli in divisa".