Truffatore finisce nella rete della Polizia di Stato
Tutto ha inizio nel mese di gennaio quando un rivenditore di auto del cassinate pubblicizza on-line la vendita di una macchina di grossa
cilindrata.
Il commerciante viene contattato da un uomo che per carpire la sua fiducia si qualifica per un carabiniere.
Fissano un appuntamento per il giorno dopo; l'incontro, con auto al seguito, avviene nelle adiacenze dell'ACI di Cassino.
Il giovane mostra tutto il suo interesse e dopo aver effettuato dei giri di prova con l'automobile oggetto delle sue losche mire, conclude
l'affare-truffa con l'ignaro venditore, al quale consegna come contropartita un assegno circolare di euro 15.000.
La realtà dei fatti emerge nel momento in cui il rivenditore porta in banca l'assegno per incassarlo e e viene informato della
falsità del titolo di credito.
Il commerciante a quel punto decide di rivolgersi alla Polizia di Stato e sporge denuncia presso il Commissariato di Cassino.
Partono le indagini che, a seguito dei numerosi riscontri investigativi, conducono la Polizia di Stato ad individuare il responsabile della truffa
in un giovane trentenne con numerosi precedenti penali sempre nello stesso ambito criminoso.
Il truffatore "incallito" è stato denunciato mentre per l'auto si è accertato che è stata esportata in un Stato dell'Unione
Europea.