5 cittadini rumeni sono stati arrestati per tentato furto aggravato ed una donna per riduzione in schiavitù
Sono passate le due di notte quando la sala operativa del Commissariato di Cassino dirama una nota di ricerca per degli uomini che si sono dati
alla fuga dopo aver tentato un furto a San Vittore nel Lazio.
A dare l'allarme dei vicini di casa del malcapitato che, dopo aver messo in fuga i ladri, forniscono una descrizione dettagliata agli operatori di
polizia circa il loro aspetto.
Vengono rintracciati poco dopo da una pattuglia dell'Arma dei Carabinieri: sono in 6, nascosti all'interno di un'auto in sosta in un piazzale
adiacente una sala da booling della città.
Due riescono a scappare nuovamente, mentre gli altri quattro, tutti cittadini rumeni, tra i quali un minorenne, vengono bloccati. Per i 3
maggiorenni scattano le manette per tentato furto aggravato, il più giovane invece è denunciato a piede libero con la medesima
accusa.
A questo punto l'intuizione brillante degli agenti del Commissariato, in servizio di Volante, e di una pattuglia della Sottosezione Polstrada di
Cassino che decidono di raggiungere il casello autostradale di San Vittore nel Lazio quale possibile via di fuga dei fuggitivi.
Nel piazzale del casello gli agenti notano, infatti, un'auto con targa bulgara in sosta e due uomini che, proprio in quel momento, la raggiungono
per salirvi sopra.
Scatta il controllo degli occupanti, oltre ai due uomini vi sono anche 3 donne, tutti di nazionalità rumena e domiciliati in un campo nomadi
del napoletano.
Dalla verifica dei nominativi delle persone fermate emerge a carico di una delle tre donne un ordine di custodia cautelare in carcere per il reato
di riduzione in schiavitù.
Accompagnati presso gli uffici di polizia la donna ed i due uomini, a seguito dei riscontri investigativi, sono stati arrestati.